Tre arresti in carcere, 11 ai domiciliari, 7 divieti di dimora e un obbligo di dimora. Questo il bilancio dell'operazione antidroga "Seven" portata a termine in queste ore di oggi 3 dicembre dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Frosinone. Le ordinanze di misura cautelare sono state emesse dal gip Ida Logoluso su richiesta della Procura di Frosinone. L'operazione è stata ribattezzata "Seven", sette, perché tante sono le piazze di spaccio di droga scoperte dagli investigatori: via Verdi, via Don Minzoni, viale Grecia, via Casilina Nord, piazza Beata Maria De Mattias, via Del Cipresso e Corso Francia.
«Le investigazioni - spiega il procuratore di Frosinone, Antonio Guerriero - iniziate nel novembre 2020, consentivano il 24.02.2021 di dare esecuzione ad una prima misura cautelare a carico di 3 soggetti per i reati di spaccio di cocaina.
Le telecamere, che riprendevano chi entrava e chi usciva dalle abitazioni, e le intercettazioni telefoniche hanno consentito di ricostruire tutta la filiera dello spaccio, dal rifornimento alla vendita al dettaglio 24 ore su 24 ore, per sette giorni alla settimana e si è calcolato un incasso medio giornaliero di circa 15.000 euro e mensile di circa 450.000 euro.
Le comunicazioni avvenivano attraverso Whatsapp, Instagram, Messenger. Per la droga si usavano nomi in codice: "birre", *bulloni" , *ruote di scorta". Poi la cocaina veniva recapitata anche a domicilio. Variegata la platea dei consumatori, dai 18 ai 50 anni, provenienti da tutta la provincia.
Uno degli capi, ora finito in carcere, ha continuato a gestire il sistema di spaccio nonostante si trovasse agli arresti domiciliari.
«La rilevanza del traffico di sostanze stupefacenti, l'entità della cocaina e crack distribuita sistematicamente nelle *piazze di Frosinone" determinavano un notevole allarme sociale anche per il notevole numero dei consumatori molti in giovane età provenienti da tutta la provincia», commenta il procuratore Guerriero.