Forza posto di blocco, tenta di investire un carabiniere, vengono esplosi colpi di pistola alle gomme, poi abbandona l'auto: individuato e denunciato.
LA RICOSTRUZIONE
Il mezzo in fuga è incappato, così, in un nuovo posto di controllo, il comandante della stazione di Arce ha alzato la paletta e imposto al guidatore l'alt, ma la risposta è stata quantomai decisa: l'uomo che era alla guida ha indirizzato l'auto contro il militare. Quest'ultimo è riuscito ad evitare di essere investito, per fermare il mezzo ha sparato diversi colpi con l'arma di ordinanza - in totale sicurezza, dirà poi il comandando provinciale - all'indirizzo degli pneumatici.
«L'operatore - è stato spiegato dal comando provinciale dell'Arma - è stato costretto ad esplodere, in una cornice di assoluta sicurezza, alcuni colpi di pistola all'indirizzo degli pneumatici, al fine di far deviare la traiettoria alla vettura». Ma nulla da fare, il conducente di quell'auto impazzita per guadagnarsi la via di fuga è riuscita a proseguire la corsa. Nel frattempo ad Arce coordinate sul posto dal comandante della compagnia, il capitano Bartolo Taglietti, sono arrivate le altre pattuglie impegnate nel circuito di controllo del territorio. C'è stata una ricognizione dei vari luoghi appartati della cittadina di Arce, in uno di questi è stata trovata l'auto che, poco prima, si era resa protagonista del tentativo di investimento del maresciallo, ma sul posto non è stato trovato il conducente.
GLI ACCERTAMENTI
Dal numero di targa si è risaliti all'intestatario della vettura, per cui i carabinieri si sono posizionati all'esterno della sua abitazione. L'attesa è stata di un'ora circa, perché il conducente si è recato nella sua abitazione per rincasare, ma è stato a quel punto che i carabiniere lo hanno invitato a seguirlo per accertamenti. Al termine della nottata di follia è scattata la denuncia a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale.
Ma gli accertamenti non sono ultimati con la denuncia a piede libero. Perché l'uomo ha messo in atto un gesto del genere? E' la domanda che si stanno ponendo gli uomini del capitano Taglietti. Nessuna pista viene esclusa.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout