Medici no-vax sospesi ma pagati, la Asl di Frosinone batte cassa e rivuole gli stipendi

Mercoledì 28 Settembre 2022 di Pierfederico Pernarella
Medici no-vax sospesi ma pagati, la Asl di Frosinone batte cassa e rivuole gli stipendi

L'obbligo vaccinale per i medici, così come per tutti gli altri operatori delle professioni sanitarie, scade il prossimo 31 dicembre. Coloro che non hanno voluto di sottoporsi alla somministrazione senza un giustificato motivo di salute sono stati sospesi dal lavoro da parte dell'Ordine professionale, con il blocco degli stipendi. In alcuni casi però, anche dopo la sospensione dal lavoro, i medici inadempienti hanno continuato a ricevere le retribuzioni. Questo perché non si tratta dei medici no-vax della prima ora, cioè quelli che non hanno nemmeno iniziato il ciclo vaccinale, ma quelli che non si sono messi in regola con le dosi successive e per i quali gli accertamenti sono durati più a lungo. Soldi che ora devono essere restituiti. Gli uffici Asl in questi giorni hanno dato mandato al recupero delle somme che, in alcuni casi, non sono nemmeno trascurabili. Ad un medico sarà chiesta la restituzione degli stipendi a partire da febbraio, data della sospensione. Ad un altro, invece, da agosto. Nei prossimi giorni toccherà agli altri. I casi interessati da questo tipo di provvedimenti sono 5-6. I destinatari in teoria potrebbero ricorrere alle vie legali contro le istanze della Asl, anche se la legge in materia, ripresa da una recente disposizione aziendale, parla chiaro.
La sospensione dal lavoro per i professionisti del settore sanitario resta in vigore fino alla scadenza dell'obbligo vaccinale, la fine di quest'anno.

Il nuovo Governo dovrà decidere se prorogare o meno l'obbligo, ma forse non solo questo.

IL BOLLETTINO

Con la ripresa della scuola (dove è stato tolto l'obbligo delle mascherine) e delle normali attività lavorative, dopo le ferie estive, stanno anche gradualmente aumentando i contagi così come il numero delle persone che si sottopongono al tampone. E proprie ieri si è registrato il numero più alto di casi positivi rispetto al numero di test delle ultime settimane: 474 positivi su 2058 pari al 23 per cento. Una dato che per ora dice poco su una eventuale ripresa del virus a causa del maggior tempo trascorso negli spazi chiusi. Resta stabile il numero dei ricoverati (24).

NEONATI CON LE MAMME

Sempre in tema di sanità buone notizia per l'ospedale di Sora dove dal primo ottobre partirà il progetto che permetterà ai neonati di condividere la stessa stanza con le madri per tutta la durata della degenza ospedaliera. Il servizio, nelle prime settimane, avrà una fase di sperimentazione, ed il Rooming -in sarà diurno (dalle ore 12:00 alle ore 24:00), per poi essere esteso h24. Una data, quella del 1° ottobre, non casuale, poiché coincidente con l'avvio della Settimana Mondiale per l'Allattamento Materno che si celebra in tutto il mondo fino al 7 ottobre.
Il progetto dell'ospedale di Sora nasce dalla collaborazione tra il reparto di Ostetricia e Ginecologia e quello di Pediatria-Nido diretti rispettivamente dai dottori Michele Desiato e Luigi Di Ruzza.
Pierfederico Pernarella
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Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 09:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA