Coronavirus, pazienti contagiati nell'ospedale di Cassino: giallo sull'origine dell'infezione

Domenica 8 Marzo 2020 di Vincenzo Caramadre
Coronavirus, pazienti contagiati nell'ospedale di Cassino: giallo sull'origine dell'infezione

Come sono stati contagiati i pazienti del "Santa Scolastica" di Cassino? E' questa la domanda a cui si sta cercando di rispondere il giorno dopo la scoperta di tre nuovi casi di infezione da Coronavirus. I tre - un 62enne e due donne ottantenni - erano ricoverati nel reparto di Pneumologia per patologie pregresse. Secondo i primi accertamenti, non hanno avuto contatti con persone provenienti della zone rosse del nord Italia. Resta quindi il giallo. Non è escluso che il contagio sia avvenuto dopo la visita di un parente, come accaduto per l'anziano del Molise ricoverato alla clinica "San Raffaele" di Cassino. In questo caso è stato accertato che il paziente aveva ricevuto la visita di un familiare, un autotrasportatore, che era stato nelle zone focolaio del Nord. 

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Nel frattempo i tre ricoverati sono stati trasferiti:  l'uomo in condizioni stabili all'ospedale Spallanzani di Roma, mentre le donne, in condizioni più serie, al reparto di Rianimazione di Frosinone.

Ad oggi i casi di Coronavirus accertati in Ciociaria sono otto: i tre pazienti del "Santa Scolastica", .la commerciante e la figlia di Fiuggi, l'anziano molisano di 81 anni trasferito dal San Raffaele allo Spallanzani, l'operaio della cartiera Burgo di Sora e lo studente universitario di Arce domiciliato a Roma.

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IN DUE SOTTO OSSERVAZIONE
Altri due pazienti del Santa Scolastica, due uomini di 80 e 83 anni, sono stati sottoposti al tampone e si è in attesa del responso. La Asl oltre alla protezione per i dipendenti venuti a contatto con i tre contagiati, ha avviato la mappatura di tutti i familiari per aver il quadro completo dei contatti. Diverse le persone in isolamento domiciliare.
Nella giornata di ieri l'Asl e la Protezione civile hanno terminato il montaggio della tenda pre-triage all'ingresso dell'ospedale Santa Scolastica. Sul posto si è recato il sindaco di Cassino Enzo Salera, il quale ha voluto ringraziare e portare la propria vicinanza ai medici e ai sanitari del Santa Scolastica. 

Il sindaco di Cassino, Enzo Salera, sulla propria pagina Facebook ha lanciato un appello ai propri concittadini: «Abbiamo lavorato per essere preparati, avendo un rapporto diretto con la Regione, l’Asl, la Prefettura cercando di prendere provvedimenti lineari con chi sta gestendo questa grave crisi. Ora dobbiamo fare di più. Dobbiamo restare nel prossimo mese nelle nostre case, evitando aggregazioni, feste, incontri numerosi perché come hanno dimostrato le cronache di questi giorni, sono state le cause maggiori del propagarsi del virus. Ora dobbiamo lottare contro il virus e sconfiggerlo. Solo dopo aver vinto, potremo ripartire con tutto l’entusiasmo e la creatività che il popolo italiano può mettere in campo».

I CASI DI SORA E ARCE
Alta l'attenzione anche attorno agli ultimi casi, sopratutto per il trentenne di Sora, operaio della cartiera Burgo. Le sue condizioni migliorano, mentre i suoi familiari rimangono in isolamento. «L'Asl - ha fatto sapere la Cartiera - non ha rilevato criticità tali da fermare la produzione, le misure preventive saranno comunque rafforzate. Le probabilità che il virus sia stato contratto in ospedale sono molto alte, per questo l'Asl non ritiene necessario fare esami sugli operai, ma invita chiunque abbia sintomi influenzali a farlo presente e a non presentarsi al lavoro, per la propria tutela e per quella di tutti». Intanto sono risultati negativi i radiologi dell'ospedale "Santissima Trinità" che avevano effettuato gli esami sull'operaio della Burgo in ospedale per un'altra patologia

Sta bene lo studente di Arce, continua, per fortuna, a non avere sintomi e continua ad essere in isolamento domiciliare nella sua abitazione a Roma.
 



OPERAZIONI SOSPESE
L'Asl da domani mattina metterà in campo il piano di  ridimensionamento dell'attività ospedaliera per garantire l'accoglienza e puntare al recupero di posti letto e personale. Ci sarà la sospensione temporanea dell'attività chirurgica non urgente, limitando gli interventi chirurgici a quelli di emergenza e urgenza e a quelli di natura oncologica e il trasferimento nei presidi territoriali delle attività ambulatoriali di prelievo e visite. «Questo - è stato ribadito dall'azienda sanitaria - ci consentirà di avere spazi e personale necessari ad accogliere presso i presidi ospedalieri eventuali emergenze».

La Regione Lazio ha attivato anche in provincia di Frosinone il servizio di consegna a domicilio dei farmaci per i pazienti più gravi. La Asl, infine, ha rivolto un appello agli anziani e malati cronici: «Evitare di uscire da casa, eccetto che per la stretta necessità, evitando comunque luoghi affollati».
 

Ultimo aggiornamento: 10:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA