Terremoto ai Campi Flegrei, Frosinone nel piano di evacuazione come punto di prima accoglienza

Sabato 28 Ottobre 2023 di Marina Testa
Terremoto ai Campi Flegrei, Frosinone nel piano di evacuazione come punto di prima accoglienza

Frosinone come punto di prima accoglienza nelle fasi di evacuazione dalle aree dei Campi Flegrei e del Vesuvio in caso di terremoto o eruzione.
La città capoluogo è stata individuata come uno dei luoghi più adatti nel Lazio ad ospitare le persone costrette ad allontanarsi da Napoli e dall'area partenopea. È stato illustrato in un incontro avvenuto ieri mattina nell'aula magna della scuola Pietrobono, istituto comprensivo FR2. Ospiti del plesso di via Puccini il sindaco Riccardo Mastrangeli e gli operatori del Gruppo comunale di Frosinone della Protezione Civile coordinato da Massimiliano Potenti, che sono stati accolti dalla dirigente scolastica Mara Bufalini e dalla curatrice del progetto l'insegnante Giorgia Noce. L'incontro era inserito nell'ambito della campagna ministeriale "Io non rischio" accompagnata anche da un libricino a fumetti. Gli studenti che hanno partecipato in maniera interessata.

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L'IMPEGNO

Oltre ad aver rimarcato l'importanza del prodigarsi per gli altri e per la comunità soprattutto in caso di necessità ed emergenze, sono state evidenziate le buone pratiche di protezione civile. Dunque, insieme allo stesso coordinatore Massimiliano Potenti e ai volontari Matteo Oi, Valentina Coretti, Enzo Nuzzolo e Francesco Ciotoli, è stato spiegato cosa vuole dire fare volontariato nell'ambito dei compiti dell'organizzazione istituita a livello nazionale nel 1992
E poi è stata approfondita la situazione dei Campi Flegrei e del Vesuvio, in cui persistono le attività sismiche più monitorate al mondo attraverso continue rilevazioni tecnologiche, anche con satelliti. Si presume che ci sia una camera magmatica in profondità che collega i due apparati geologici.

IL PIANO

Proprio per la loro "effervescenza" le regioni confinanti, Lazio e Campania, da tempo hanno predisposto dei piani per il trasferimento e l'accoglimento della popolazione di Ottaviano e Napoli che sarà evacuata dalla zona rossa in caso di eruzione del Vesuvio, sia del Municipio X di Napoli ovvero di Fuorigrotta in caso di una possibile eruzione dei Campi Flegrei. Ottaviano, Napoli e il suo X Municipio sono gemellati con la Regione Lazio. Sono state quindi individuate le aree più idonee, sotto il profilo logistico e geografico, ad allestire punti di smistamento delle persone in fuga. Frosinone è il punto di prima accoglienza nel Lazio, Latina il secondo. Il campo di prima accoglienza dove far transitare gli sfollati verrebbe allestito attorno allo stadio Casaleno dove avverrebbero le operazioni di registrazione, interventi di primo soccorso e poi il dirottamento in alberghi o altri alloggi.
Frosinone, in caso di evento sismico dei Campi Flegrei che stanno dando i segnali più turbolenti, è in grado di ricevere un massimo di 72 mila persone con macchine private o trasporto assistito. Sarebbero gli abitanti del quartiere Fuorigrotta di Napoli, distante 150 chilometri. E' come se un'altra città si spostasse in poche ore in provincia. Frosinone, ovviamente, ospiterebbe una porzione di popolazione perché il numero totale delle persone da allontanare e ricollocare nelle diverse località italiane sarebbe di oltre un milione.
L'area possiede le giuste caratteristiche sia per la capienza stimabile in circa 20mila persone in transito al giorno e in circa 3.000 macchine nel parcheggio. Ma la sua utilità è rappresentata dalla presenza del vicino ospedale Fabrizio Spaziani, dall'aeroporto militare in caso di trasporti aerei e da una fitta e scorrevole rete stradale che comprende l'autostrada. La sua funzionalità è stata già al centro di un'esercitazione.

L'AGGIORNAMENTO

Il livello di attenzione sui fenomeni che stanno interessando i Campi Flegrei è altissimo. Il bradisismo in atto, ovvero l'abbassamento e innalzamento del suolo, ha fatto scattare lo stato di allerta. Il prossimo gennaio sarà pronto il nuovo piano di evacuazione dei Campi Flegrei. È nel decreto detto appunto decreto bradisismo, entrato in vigore il 13 ottobre scorso che stanzia 52 milioni di euro e prevede un rafforzamento delle misure. Alla luce di questi accadimenti, anche Frosinone e provincia devono tenersi pronte.
Marina Testa
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Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 08:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA