Caro energia e crisi economica, anche la piscina comunale di Alatri è costretta alla chiusura.
Panificatori e pasticceri Cna, bollette quadruplicate: «A ottobre costretti a un ritocco del prezzo»
«Fatturavamo una media di 30 mila euro al mese nei periodi normali - ci racconta quasi in lacrime il responsabile della gestione, Daniele Sistopaoli, uscendo dalla difficile riunione con i venti lavoratori che rimarranno a casa - ma oggi le spese si aggirano sulle 55 mila euro, con un passivo di 25 mila euro al mese. Davvero insostenibile. Abbiamo superato ogni vicissitudine in passato e chi ci conosce lo sa, questa però è una crisi strutturale che non so se ha vie d'uscite a breve».
BOLLETTE ESORBITANTI
«Ad agosto - racconta il responsabile- con soli 3 giorni di apertura dell'impianto, sono stati consumati 220 metri cubi di gas, per un importo in bolletta di 800 euro. Visto l'utilizzo del riscaldamento in autunno e inverno, quella cifra oggi sarebbe giornaliera e solo di gas. Unita all'energia elettrica si parla di 1300 euro di media al giorno, senza contare l'acqua, i prodotti disinfettanti, il personale e quant'altro». Anche il consorzio Parsifal, a cui afferisce la polisportiva Sport Popolare che gestisce in concessione la struttura- deve arrendersi all'evidenza dei numeri.
«Le piscine coperte - dichiarano - sono impianti energivori. Anche l'ipotesi più ottimistica, alle attuali condizioni, consegna ai gestori una previsione di perdita ingente, con conseguenti alti debiti, non sostenibili nel breve periodo e non recuperabili nel medio. La situazione è tale da rendere di fatto quasi ininfluente l'eventuale moratoria del canone concessorio o il possibile aumento dei prezzi al pubblico. In Italia il 70% delle piscine coperte difficilmente riaprirà».
IL TAVOLO TECNICO
È stato aperto un tavolo in cui siedono l'uno accanto all'altro il gestore (la società polisportiva Sport Popolare afferente al Parsifal) e l'ente concessore, ovvero il Comune di Alatri, con lo scopo di analizzare tutte le soluzioni possibili per raggiungere un accordo che possa soddisfare le parti. Si è parlato anche di canone della concessione ma, come dichiarato dal consorzio, la situazione è così grave che neanche l'azzeramento dello stesso sarebbe sufficiente.
«Le prossime settimane - fanno sapere i gestori - saranno dedicate ad uno stretto monitoraggio dell'andamento dei costi e dei ristori deliberati dal Governo, ma di cui ancora non si conoscono né quantità, né modalità di accesso né tempi di erogazione. Per questo saremo a stretto contatto con l'Amministrazione Comunale che ringraziamo per l'interessamento e per la disponibilità».
La speranza degli operatori è che anche la Regione Lazio, così come altre regioni (vedasi il caso Abruzzo), stanzi risorse aggiuntive a beneficio dei comuni o delle società sportive in modo da consentire la ripresa dell'anno sportivo in condizioni quasi normali. I fondi del PNNR- chiosano dal Parsifal- che probabilmente arriveranno, potrebbero essere tardivi e insufficienti».
Sono centinaia i messaggi di vicinanza e di richiesta informazioni sui tempi della riapertura che stanno arrivando ai gestori tramite ogni canale possibile, pubblico e privato. Del resto la piscina di Alatri - a regime- ospita in media 2000 persone a settimana dell'intero comprensorio tra corsi di nuoto e altre attività.
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