Bimbo autistico scende dallo scuolabus a Sora e viene lasciato solo, proteste e scaricabarile

Il collaboratore scolastico era impegnato con un altro alunno e l'autista del Comune se n'è andato

Mercoledì 12 Ottobre 2022 di Roberta Pugliesi
Bimbo autistico scende dallo scuolabus a Sora e viene lasciato solo, proteste e scaricabarile

Disorientato e spaventato ha provato a raggiungere la sua aula da solo.

Fino a quando non è arrivata la sorella maggiore che lo ha accompagnato in classe. Spiacevole episodio per un alunno di una terza elementare affetto da autismo che è arrivato nell'istituto con il trasporto scolastico ma che una volta nel plesso si è trovato da solo, senza sapere bene che strada dover percorrere per arrivare al suo banco.

La mamma non ci sta: «E se fosse uscito in strada e fosse andato via? Che cosa sarebbe potuto succedere? Trovo molto grave quello che è accaduto e mi auguro che non succeda mai più». L'episodio risale a qualche giorno fa, quando il bimbo ha raggiunto la scuola elementare con la navetta messa a disposizione dal Comune di Sora ed al cui interno, oltre ai piccoli alunni, viaggiano l'autista ed un accompagnatore così come prevede il contratto stipulato con la ditta che ha vinto l'appalto. Quando lo scuolabus, pare con alcuni minuti di ritardo dovuti al traffico ed al passaggio a livello chiuso, ha raggiunto il cancello l'accompagnatore ha fatto entrare i piccoli all'interno della struttura accertandosi che nessuno fosse rimasto in strada. Dopodiché è risalito nella navetta proseguendo la corsa per accompagnare gli altri alunni nelle loro scuole. A quel punto gli alunni hanno raggiunto le loro aule. Tutti tranne uno. Ci sarebbe dovuto essere il collaboratore scolastico ma, stando a quanto riferito dalla dirigente, l'uomo si trovava da un'altra parte della scuola per accompagnare un bimbo non completamente autosufficiente.

Il bambino autistico ha iniziato a camminare avanti e indietro provando a capire quale fosse la direzione giusta, ma la sua aula si trova in un'altra ala dell'edificio. Ad un certo punto, forse contattata da qualcuno che aveva notato il bimbo in difficoltà, è arrivata la sorella maggiore che frequenta lo stesso istituto. La bambina ha tranquillizzato il fratellino e lo ha accompagnato in classe. All'uscita i due hanno raccontato l'episodio alla mamma che, comprensibilmente, è andata su tutte le furie: «Cerchiamo di fare tanti sforzi per dare sicurezza e serenità ai nostri figli e poi accadono certi episodi. Tra l'altro non è la prima volta: è successo anche l'anno scorso a mia figlia. In quel caso avvisai il provveditorato ma nessuno si è mai degnato di rispondermi. Ma questa volta sono indignata perché con i bambini affetti da autismo bisogna essere particolarmente attenti ed evitare che accadano certe cose. È davvero intollerabile».

LA SPIEGAZIONE

Abbiamo contattato sia la dirigente scolastica, Rosella Puzzuoli che il delegato del Comune, il consigliere Francesco Corona. Per la prima si è trattato di un fatto legato ad una concomitanza di fattori: prima di tutto il ritardo accumulato dalla navetta che ha fatto arrivare i bambini quando già la campanella era suonata e quindi il bidello era impegnato ad accompagnare un altro alunno in classe. «In qualsiasi caso, a mio parere, l'accompagnatore dell'autobus, conoscendo anche la situazione del bambino, non avrebbe dovuto lasciarlo senza accertarsi che qualcuno lo prelevasse per accompagnarlo in aula, al di là delle competenze lo vedo come un fatto di coscienza».

Per Corona l'accompagnatrice ha fatto il suo dovere e non le spettava dover fare altro: «Le competenze del personale di accompagnamento consistono nel favorire un clima di tranquillità, assistenza e vigilanza degli alunni durante il trasporto. La sorveglianza si deve svolgere con particolare attenzione nel periodo temporale che va, nel tragitto di andata, dalla salita dei minori sullo scuolabus sino all'ingresso degli stessi nelle strutture scolastiche e, nel tragitto di ritorno, dall'uscita della scuola sino alla riconsegna dei minori ai genitori o ai soggetti maggiorenni appositamente delegati».
 

Ultimo aggiornamento: 08:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA