Dieci anni dopo, ancora allo scadere.
Protagonista assoluto all'Ethiad stadium è Ilkay Gundogan, entrato nella ripresa per Bernardo Silva, e autore di due gol. Il primo è il preludio della rete di Rodri. Quindi è ancora Gundogan a mettere a segno la rete che vale il sorpasso sui Villas, e che vale il sorpasso sulla squadra di Steve Gerrard. «L'ultima partita è sempre speciale, e l'Aston Villa ha dato tutto - le parole di Guardiola -. Ma noi siamo leggende: quando vinci quattro volte questo campionato sei speciale. Vincere davanti al nostro pubblico è speciale, ma quando abbiamo pareggiato ho capito che avremmo vinto. L'importanza di questo titolo è misurata dall'avversario: complimenti al Manchester City perché sono una grande squadra. Essere arrivati davanti a loro è motivo di grande orgoglio». Nella corsa per l'ultimo posto per la Champions, dietro al Chelsea, la spunta il Tottenham sull'Arsenal, largheggiando sul campo del già retrocesso Norwich. In rete per gli Spurs due volte l'ex Juventus Dejan Kulusevski e Son Heung-Mi, oltre all'acuto di Harry Kane. Registrata l'ennesima figuraccia del Manchester United, senza Cristiano Ronaldo: sotto gli occhi del prossimo tecnico Erik ten Hag, i Red Devils cadono sul campo del Crystal Palace (Wilfried Zaha). È il Leeds a salvarsi, nel testa a testa con il Burnley, nella corsa per la salvezza: mentre il Burnley cade in casa del Newcastle, il Leeds vince a tempo scaduto sul campo del Brentford