Ostia, allarme asfalto in via Ostiense: a 4 anni dalla tragedia di Elena Aubry situazione disastrosa

Domenica 9 Gennaio 2022
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È allarme asfalto in via Ostiense per gli oltre due chilometri bombardati da buche, dossi e profonde fessure.

A lanciare l'allarme sono soprattutto i motociclisti, preoccupati per le condizioni davvero precarie della strada nel tratto compreso tra il casello ferroviario Lido nord e l'incrocio con via di Castel Fusano, in direzione della Capitale. «Nel manto stradale si sono formate fessure piuttosto profonde e poco visibili da lontano e per questo molto insidiose e pericolose lamentano i centauri spesso siamo costretti a invadere la corsia opposta per evitarle e per salvarci la vita». In quella strada il 6 maggio 2018 morì Elena Aubry, appena 26 anni, dopo aver perso il controllo della sua motocicletta per le radici che avevano sollevato l'asfalto. Domani inizia il processo che vede alla sbarra otto imputati, tra funzionari del X Municipio e del Comune di Roma per omicidio stradale. Il tratto di Ostiense teatro della tragedia di Elena è stato completamente rifatto dalla precedente giunta grillina di Giuliana Di Pillo, ma manca ancora l'altro pezzo di strada, quello verso Ostia Antica la cui gestione dipende dalla Città Metropolitana di Roma Capitale. Per questo il consigliere municipale di maggioranza Marco Possanzini (Sinistra civica ecologista) ha inviato una Pec a Palazzo Valentini «per segnalare la condizione di estremo pericolo in cui versa la via Ostiense nel tratto compreso fra via di Castel Fusano e il casello ferroviario di Lido Nord. Il rischio di incidenti mortali in questo specifico tratto, anche a causa dell'enorme traffico automobilistico determinato dal covid e dai disservizi sulla Roma Lido, è elevatissimo. Serve un intervento tempestivo», dice Possanzini. A sollecitare la sistemazione delle strade di Ostia e del X Municipio è anche la polizia locale. «Auspichiamo azioni pianificate e rapide su ogni arteria, secondo una lista di priorità legate ai tassi di incidentalità e di pericolosità sottolinea Raffaele Paciocca, rsu Cisl Fp - è urgente che nessuno si sottragga alle proprie competenze e le decisioni di rifacimento del manto stradale devono essere inquadrate in uno scenario più ampio legato alla messa in sicurezza della viabilità per i cittadini, senza dimenticare la manutenzione ordinaria e straordinaria. Infine, ma non ultimo, occorrono provvedimenti per l'installazione dei sistemi di video sorveglianza e di dissuasione della velocità». Moira Di Mario

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