Massimo De Santis aveva 51 anni e faceva il barista a Torremaggiore, in provincia di Foggia. Taulant Malaj si era convinto che fosse l'amante della moglie e lo ha ucciso, accoltellatp a morte.
«Non c'era niente di niente, mio fratello non aveva neanche modo di incontrarsi con la signora, neppure al bar dove lei veniva con le amiche a fare colazione dopo aver portato i figli a scuola: a quell'ora Massimo dormiva ancora perché lui, che nel bar faceva di tutto, dal pasticcere al banconista, chiudeva il locale la sera tardi».
Malaj, che è stato fermato dai carabinieri, ha ucciso anche sua figlia 16enne Gessica mentre proteggeva sua madre, sopravvissuta all'aggressione del 45enne che poi ha filmato i corpi spiegando di avere ucciso tutti perché veniva tradito, e chiedendo a sua moglie dove fosse l'altro figlio, un bimbo di cinque anni.
Gianluca esclude ogni tipo di relazione tra suo fratello e la 39enne Tefta: «Massimo viveva in quel condominio da 43 anni con nostra madre ormai 80enne e vedova. I rapporti con quella famiglia - sottolinea - erano ottimi, normali rapporti tra condomini, si salutavano e si rispettavano».
Anche con Taulant: «Ti vedeva e ti salutava, mai un litigio, nulla», ricorda Gianluca, spiegando che a volte lo vedeva anche lui quando andava a prendere sua madre per portarla al bar «dove lavorava con noi per svago».