Sull'isola Whakaari, in Nuova Zelanda, dove è eruttato il vulcano «Non ci sono segni di vita». Lo riferisce la polizia neozelandese in un comunicato, citato dai media locali, aggiungendo di ritenere che le persone che potevano essere recuperate ancora in vita sono già state tratte in salvo. Un elicottero della polizia e un aereo militare hanno effettuato voli di ricognizione sull'isola. «In base alle informazioni che abbiamo, non crediamo ci sia alcun sopravvissuto». Il bilancio è di 5 morti, 31 persone ospedalizzate e 8 dispers: lo ha reso noto la premier Jacinda Ardern, lodando l'azione «eroica» dei soccorritori.
Two amazing videos from moments after the #eruption of #Whakaari #WhiteIsland.
Source: Instagram @ AllessandroKauffmann pic.twitter.com/Ross9atJSn— Dr. Angela Doherty (@lavagirlnz) 9 dicembre 2019
La polizia, aggiunge il comunicato, sta lavorando per stabilire il numero esatto delle vittime, oltre ai 5 morti già confermati. È infatti ancora incerto il numero delle persone che si trovavano sull'isola vulcanica al momento dell'eruzione, ma si teme che siano decine. «Una nave militare si avvicinerà all'isola alle prime luci dell'alba per inviare dei droni e attrezzature di osservazione per ulteriori valutazioni», ha annunciato la polizia confermando che i turisti coinvolti sarebbero sia neozelandesi che stranieri, di cui una gran parte passeggeri della nave da crociera Ovation of the Seas.
Stromboli, allerta gialla per il vulcano: limiti a escursioni e navigazione
Tour operator: è una tragedia. Parlare di «devastazione è un eufemismo.