«Il pensiero sovietico? È ora di cancellarlo». Valery Zaluzhny, comandante dell'esercito ucraino, per i media del suo paese è già una figura leggendaria. Guida le forze armate dell'Ucraina da meno di un anno ma, prima dell'invasione della Russia di Putin, guidata dal suo omologo Sergej Shoigu, il nome di Valery Zaluzhny era già noto agli esperti. Ora, Zaluzhny, è accreditato come figura chiave nel mancato raggiungimento da parte della Russia dei suoi obiettivi militari, inclusa la cattura di Kiev entro 48 ore e l'occupazione del Donbas entro il 9 maggio.
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