«Un potente assalto al territorio dello stabilimento Azovstal con l'appoggio di mezzi corazzati, carri armati, tentativi di sbarco e un gran numero di fanti». Forse, quello decisivo. Dopo l'evacuazione dei primi convogli di civili verso Zaporizhzhia, le forze russe hanno ripreso la loro offensiva per assumere il controllo dell'acciaieria, ultima roccaforte ucraina a Mariupol e infrastruttura strategica per la futura amministrazione della città ucraina. Raid che, secondo il reggimento Azov, hanno provocato la morte di due donne e il ferimento di altre 10 persone.
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