Russia, la parata per il Giorno della Vittoria: 11mila soldati sfilano sulla Piazza Rossa. La parte aerea cancellata per «condizioni meteo avverse»

Lunedì 9 Maggio 2022
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Il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto l'atteso discorso alla parata militare del Giorno della Vittoria  "Den Pobedi" nella Piazza Rossa a Mosca il 9 maggio 2022.

In questa data la Russia celebra il 77° anniversario della vittoria sulla Germania nazista durante la seconda guerra mondiale. 

11mila ufficiali, carri armati sovietici e lanciarazzi 

Per l'evento sono stati coinvolti oltre 130 mezzi e 11mila tra ufficiali, sergenti, cadetti, membri del movimento giovanile Yunarmiya, unità del ministero delle situazioni di emergenza, della Guardia nazionale russa e degli agenti di frontiera dell'Fsb. Il primo a sfilare è stato il carro armato T-34, che le forze sovietiche usarono durante la Seconda guerra mondiale. Presenti anche i tank T-14 Armata e i sistemi di difesa aerea S-400. Sulla Piazza Rossa anche i lanciarazzi multipli Tornado-G da 122 mm.  

Al centro della Piazza Rossa hanno sfilato anche i missili balistici termonucleari Rs-24 Yars, considerati la punta di diamante della deterrenza nucleare russa. I missili misurano 22,5 metri di lunghezza per un diametro di 2 metri, per un peso di quasi 5 tonnellate Secondo le stime della Missile Defense Advocacy, è in grado di colpire fino a 12mila chilometri di distanza. 

È stato invece cancellato lo show aereo previsto sulla piazza rossa a causa delle condizioni meteo avverse.  Nei giorni precedenti la giornata della vittoria, a Mosca aerei militari avevano provato le formazioni spettacolari, in particolare una formazione a «Z», la lettera dell'alfabeto latino usata come simbolo dell'«operazione militare speciale» iniziata il 24 febbraio scorso in Ucraina.

Il discorso di Putin 

Nel suo discorso, pronunciato da una tribuna con vista sul Mausoleo di Lenin, Putin ha sottolineato che  «La difesa della Patria, quando si decideva il suo destino, è sempre stata sacra» e ha fatto riferimento all'attuale situazione in Ucraina paragonandola all'intervento sovietico durante la Seconda Guerra Mondiale.  «Il Giorno della Vittoria è vicino e caro a ciascuno di noi. Non c'è famiglia in Russia che non sia stata bruciata dalla Grande Guerra Patriottica».

Nel suo discorso Putin ha anche attaccato direttamente la Nato e gli Stati Uniti affermando che «Apertamente, erano in corso i preparativi per un'altra operazione punitiva nel Donbass, per un'invasione delle nostre terre storiche, compresa la Crimea. A Kiev hanno annunciato la possibile acquisizione di armi nucleari. Il blocco NATO ha avviato lo sviluppo militare attivo dei territori a noi adiacenti». Per il presidente russo questi fattori costituiscono  «Una minaccia inaccettabile ai confini della russia. Putin ha dunque ribadito che l'operazione in Ucraina è stata "È stata una decisione forzata, tempestiva e l'unica giusta ». 

Il presidente russo si è poi scagliato contro l'occidente, colpevole di aver dimenticato i valori millenari e di "degrado morale" e "russofobia". 

Infine ha rivolto un appello alle milizie del Donbass, affermando che  «stanno combattendo per la patria, in modo che non ci sia posto nel mondo per i nazisti».

Ultimo aggiornamento: 12:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA