Mondrian, la semplicità e la sintesi del mondo tra le sue griglie colorate: l'arte del Neoplasticismo

Sabato 29 Ottobre 2022
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«Cosa voglio esprimere con la mia opera? Niente di diverso da quello che ogni artista cerca: raggiungere l'armonia tramite l'equilibrio dei rapporti fra linee, colori e superfici. Solo in modo più nitido e più forte». Pieter Cornelis Mondriaan, in arte Piet Mondrian, nasce il 7 marzo del 1872 ad Amersfoort, in Olanda inzia a dilettarsi tra paesaggi e mulini, ma la sua strada è un'altra. 

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L'arte di Mondrian, griglie per raccontare il mondo

Gli studi spirituali e filosofici a cui si dedica negli successivi hanno un impatto forte sulla sua arte, che nel frattempo inizia a trasformarsi anche sulla scia delle suggestioni della pittura di Munch e di Van Gogh. Tra il 1911 e il 1914 Mondrian va a vivere a Parigi e qui abbandona la pittura paesaggistica. «La prima cosa che mutò nella mia pittura fu il colore. Ero giunto a sentire che i colori della natura non possono essere riprodotti sulla tela». Dopo essere rientrato in Olanda per problemi di salute del padre, tornerà a Parigi nel 1919 e qui prenderà forma il Neoplasticismo, e la sua fama diventa mondiale.

Con i quadri “a griglia” dominati dai colori primari e da linee orizzontali e verticali, Mondrian voleva rappresentare la realtà immutabile delle cose cogliendone il necessario al di là delle apparenze, unì'arte universale per raccontare la verità del mondo. 

«L’aspetto delle forme naturali si modifica, mentre la realtà rimane costante. Per creare plasticamente la realtà pura è necessario ricondurre le forme naturali agli elementi costanti della forma, e i colori naturali ai colori primari».

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