Sul lago di Bolsena, nel cuore della Tuscia, la splendida residenza cinquecentesca che oggi è anche location di eventi e "wedding" destination

Mercoledì 30 Ottobre 2019
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Da qui si domina il meraviglioso borgo di Bolsena e si può ammirare uno dei più bei tramonti in assoluto sul lago omonimo. Benvenuti a Palazzo del Drago, gioiello cinquecentesco tutto ancora da scoprire e dimora storica del FAI. Siamo sulle strade che furono percorse da eruditi e antichi viaggiatori, che cercavano nei loro Grand Tour l’essenza dello spirito italiano, nel cuore dell’itinerario mistico della via Francigena. Qui, ancor prima di dare origine alla psicanalisi, venne Sigmund Freud, attratto anche lui da un territorio che racconta secoli di storia e tradizioni.  Palazzo del Drago, con i saloni affrescati, le logge con vista sul lago, la cappella, i giardini e le terrazze testimoni del passaggio dei secoli, si affaccia proprio sulla sponda orientale del lago di Bolsena, nel cuore del borgo antico. Padrone di casa è oggi il principe Don Ferdinando del Drago. I due grandi saloni visitabili facevano parte degli appartamenti privati del cardinale Crispo e qui si possono ammirare gli affreschi di Prospero Fontana: il primo rappresenta la vita di Alessandro Magno, il secondo il mito di Amore e Psiche. In origine denominato palazzo Crispo, Palazzo del Drago fu costruito nel ventennio compreso fra il 1530 e il 1550, per volontà del cardinale Tiberio Crispo, governatore di Bolsena e amico della famiglia Farnese e di Papa Paolo III Alessandro Farnese. I più noti artisti e architetti dell’epoca interagirono per realizzare questa dimora. Simone Mosca e Raffaello da Montelupo si occuparono della parte architettonica, mentre Prospero Fontana decorò i soffitti con i suoi affreschi. Margherita d’Austria, fra le donne più influenti del suo tempo, soggiornò a lungo nel Palazzo. La location (che accoglie nei suoi saloni eventi di altissimo profilo e mira a posizionarsi sempre più nel comparto del “destination wedding”, per ospitare matrimoni di respiro internazionale) è visitabile su prenotazione ed è in assoluto una delle mete di eccellenza storico-culturale della Tuscia Viterbese. Meravigliosa anche la libreria, dove sono conservati antichi testi botanici del Cinquecento. “La collocazione della Tuscia nell’Etruria ci consente di comprendere a fondo la grandezza storica e culturale di questa regione”, spiega il professor Stephan Steingräber, curatore del libro “Fascinazione Etrusca” e docente di Etruscologia e Antichità Italiche presso l’Università degli Studi Roma Tre. E’ proprio lui a rivelare curiosi aneddoti sulla zona: Francesco Petrarca, per esempio, nel 1337 faceva rotta nelle vicinanze, su Capranica per l’esattezza, per trovare pace e nuove idee sul monte delle capre.
Info: www.palazzodeldrago.it
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