Rientrano nuovamente a scuola, stamane, oltre 640 mila studenti delle scuole superiori; sono i ragazzi di quattro Regioni italiane: i 256 mila del Lazio, a cui si aggiungono i 13 mila del Molise i 176 mila del Piemonte e i 196 mila dell'Emilia Romagna. Questi ragazzi si sommano a quelli delle Regioni Toscana, Valle d'Aosta e Abruzzo che già dall'11 gennaio frequentano in presenza al 50%. In Trentino le scuole hanno riaperto dal 7 gennaio. Nelle Marche, dove le scuole superiori dovrebbero riaprire il 1 febbraio, «se l'andamento della curva rimarrà con l'Rt sotto a uno anche nella prossima settimana, credo che potremmo pensare a un provvedimento di anticipo del rientro al 50% delle superiori», ha annunciato il presidente della Regione, Francesco Acquaroli.
Il 1 febbraio l'apertura è prevista per le superiori in Sardegna, Veneto, Calabria, Basilicata, Friuli Venezia Giulia.
«Le valutazioni del Cts rappresentano una guida chiara che mi auguro possa garantire a scuole e studenti le certezze di cui hanno bisogno. Il rientro in classe è un atto di responsabilità nei confronti dei nostri giovani», ha osservato la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina. In mattinata ed anche nel pomeriggio sono previste a Roma e in altre città italiane manifestazioni e iniziative di comitati e di studenti che chiedono maggiori investimenti per la scuola o che si oppongono al rientro in presenza considerandolo «imprudente».