Alluvione Emilia Romagna: la protezione civile sempre più aiutata dalla rete di satelliti. A seguito dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna a partire dal 16 maggio 2023, su attivazione del Dipartimento di Protezione Civile, Fondazione CIMA ed Agenzia Spaziale Italiana (Asi) hanno predisposto, in accordo col Dipartimento, un piano di acquisizione di immagini satellitari fornite dei satelliti Cosmo-SkyMed di prima e seconda generazione per mappare in tempi rapidi le aree allagate.
I satelliti della costellazione Cosmo-SkyMed sono dotati di un radar ad apertura sintetica (Sar) capace di acquisire immagini sia di giorno che di notte ed in presenza di nuvole e pioggia.
A ciascuna acquisizione è stata associata un’immagine pre-evento estratta dall’archivio della missione, acquisita con gli stessi parametri geometrici, allo scopo di effettuare un confronto applicando algoritmi di “change detection”. Tale metodo ha consentito di identificare la presenza di acqua in aree rurali ed ha inoltre permesso di discriminare le aree allagate dai corpi d’acqua permanente. Dalle mappe ottenute si nota come tramite il Sar non sia generalmente possibile identificare in modo speditivo le aree allagate in zona urbana o coperta da vegetazione non sommersa da acqua. Pure, ciò diventa possibile in alcune situazioni, ma utilizzando algoritmi più complessi, dati ausiliari e tempi di produzione significativamente più lunghi.
Sotto anche una immagine "multitemporale", ottenuta cioè mettendo insieme le due immagini, prima e dopo l’evento, rispettivamente acquisite il 16 aprile ed il 17 maggio 2023. Sono chiaramente distinguibili le aree allagate dalle esondazioni dei fiumi, in rosso, mentre le aree urbane restano bianche.
In particolare, vengono mostrate a maggior risoluzione le aree di Forlì e Cesena. Le aree allagate sono indicate in azzurro, mentre i corpi d’acqua permanente in blu.
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