Maniago, escursionista ha un malore a 600 metri e si salva grazie a un'app

Martedì 28 Marzo 2017
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Un’operazione di soccorso dove la tecnologia ha dato un contributo importante. A iniziare da GeoResq, l’applicazione sviluppata dal Soccorso Alpino che permette l’invio di una richiesta di aiuto alla centrale operativa , fornendo coordinate e dati di chi chiede aiuto.Il Soccorso Alpino di Maniago, in Friuli Venezia Giulia, è intervenuto per soccorrere un escursionista colto da malore lungo un sentiero in Comune di Tramonti di Sotto.
L. C. queste le iniziali, del 1944, di Tamai di Brugnera (Pordenone) era in gita organizzata dal CAI assieme ad altri compagni e si è sentito male sul sentiero 832, a quota 524 metri. La chiamata al Soccorso Alpino di Maniago è arrivata tramite il sistema GeoResq, l'applicazione scaricabile su smartphone che consente l'invio della posizione esatta alle due principali stazioni italiane (una si trova a Pieve di Cadore, l'altra in Sardegna, in questo caso l'allerta è arrivato dalla Sardegna). Al terminale, 24 ore su 24, gli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico, che gestiscono la chiamata di soccorso in collaborazione con la rete di stazioni territoriali e attivando, se necessario, il servizio di elisoccorso del 118.

 Il primo a giungere sul posto è stato un volontario di Maniago che si trovava in zona per un censimento, allertato via telefono. Il tecnico ha potuto prestare i primi soccorsi – raggiunto poi da ulteriori quattordici tecnici del Soccorso Alpino -e coordinare l'atterraggio dell'elicottero del 118. Recuperato con il velivolo, l'uomo è stato poi caricato sull'ambulanza e portato all'ospedale di Pordenone per accertamenti. 
Nelle ultime due settimane sono stati più di venti gli allarmi ricevuti tramite GeoResq: il sistema è stato, dal 2017, reso gratuito per tutti i soci del Club Alpino Italiano. Un bacino importante, di oltre 300mila appassionati di montagna, che sta facendo crescere i numeri degli utenti GeoResq. Ma sono sempre di più anche i giovani e appassionati di outdoor che scaricano l’APP pagando un piccolo abbonamento annuale: una sicurezza importante, un filo diretto con il Soccorso Alpino Speleologico e in più numerose funzioni – dal registro delle tracce alla documentazione fotografica georeferenziata – molto utili per chi frequenta la natura.  (Foto Luciano Sciurba)


 
Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 11:10
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