La Treviso-Ostiglia entra in Treviso. Il più atteso tratto di pista ciclabile del Veneto è pronto. Dopo anni di ritardo, finalmente l'Ultimo Miglio della Treviso-Ostiglia, da via Aeroporto a Treviso città, è di fatto già percorribile, gli operai sono al lavoro per piccole rifiniture solo in tre ristertti punti: il sottopasso della strada regionale, il sottopasso di Viale della Serenissima, il ponticello sul sottopasso ferroviario. Ma sono cantieri di pochi metri, e verranno tolti entro pochi giorni. L'Ultimo Miglio è proprio di lusso: pavimentazione, rifiniture, illuminazione, sono a livello delle grandi ciclabili europee.
La Treviso-Ostiglia, ormai percorribile da Grisignano a Treviso, entra nel capoluogo della Marca seguendo il tracciato storico dell'ex ferrovia militare, un meraviglioso rettifilo in pratica, un tratto di penna che univa la Vecchia Stazione di Santi Quaranta, a Treviso, con Ostiglia, il porto sul Po a un trar di sasso da Mantova.
Per imboccarla da Treviso, si esce dalle mura a Porta Santi Quaranta, si fa la ciclabile di Viale Montegrappa, poi si gira a sinistra, sempre su ciclabile, fino al sottopasso ferroviario. Lì originava la linea Treviso-Ostiglia. Usciti dal sottopasso, l'imbocco del nuovo tratto è lì davanti.
Le foto sono di Alvise Fontanella e documentano la situazione al 21 marzo 2019.
Ultimo aggiornamento: 17:31
© RIPRODUZIONE RISERVATA La Treviso-Ostiglia, ormai percorribile da Grisignano a Treviso, entra nel capoluogo della Marca seguendo il tracciato storico dell'ex ferrovia militare, un meraviglioso rettifilo in pratica, un tratto di penna che univa la Vecchia Stazione di Santi Quaranta, a Treviso, con Ostiglia, il porto sul Po a un trar di sasso da Mantova.
Per imboccarla da Treviso, si esce dalle mura a Porta Santi Quaranta, si fa la ciclabile di Viale Montegrappa, poi si gira a sinistra, sempre su ciclabile, fino al sottopasso ferroviario. Lì originava la linea Treviso-Ostiglia. Usciti dal sottopasso, l'imbocco del nuovo tratto è lì davanti.
Le foto sono di Alvise Fontanella e documentano la situazione al 21 marzo 2019.