La situazione è in evoluzione, la sequenza degli eventi è stata diversa rispetto al solito e non possiamo dire in che direzione evolva. C'è sempre il rischio cospicuo, con un magma così alto nel condotto come è adesso, che si apra una frattura lungo la sciara con il pericolo di collassi di materiale in acqua e, di conseguenza, un'onda anomala». A spiegarlo è Gianfilippo De Astis dell'Ingv di Roma, arrivando a Ginostra, la frazione più colpita dall'eruzione di ieri allo Stromboli
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