Wagner, i mercenari di Putin attivi dal 2013: la longa manus di Mosca dalla Siria all'Africa

Fondato nel 2013 da Dmitri Utkin e rilevato poi da Yevgheni Prigozhin, il gruppo - accusato negli anni di atrocità dalla comunità internazionale - è stretto alleato del presidente russo

Lunedì 13 Marzo 2023
Wagner, i mercenari di Putin attivi dal 2013: la longa manus di Mosca dalla Siria all'Africa

Non solo Ucraina. Accusati di atrocità dalla comunità internazionale, i famigerati mercenari del Gruppo Wagner - fondato nel 2013 da Dmitri Utkin e rilevato poi da Yevgheni Prigozhin, alleato di Vladimir Putin nonostante le frizioni delle ultime settimane per la battaglia di Bakhmut - hanno operato in quasi tutti i continenti, come longa manus di Mosca.

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Gruppo Wagner, i mercenari di Putin

Il Cremlino ufficialmente smentisce ogni legame, ma di fatto la Russia amplia la sua influenza, sia politica che economica, in ogni Paese in cui Wagner viene chiamato ad agire: dall'Europa all'America Latina, ma soprattutto in Medio Oriente e Africa, da dove proviene la maggior parte dei migranti che tentato di approdare in Italia.

 

SIRIA

Il gruppo paramilitare viene segnalato per la prima volta nel 2015, dopo l'inizio dell'intervento militare russo al fianco di Damasco nella guerra civile.

Nel Paese partecipano a diverse missioni di combattimento contro le zone controllate dai ribelli e contro le cellule dell'Isis almeno fino alla fine del 2021.

 

LIBIA

I paramilitari russi sarebbero presenti in Cirenaica, nell'est del Paese, dal 2018 per sostenere il generale Khalifa Haftar nella guerra civile contro il governo di Tripoli, riconosciuto dalla comunità internazionale, e nella conquista delle regioni meridionali libiche. Nel 2019-2020 i miliziani di Wagner aiutarono il sedicente Esercito nazionale libico di Haftar nell'assalto, poi fallito, alla capitale, facendo arrivare i suoi uomini a una decina di km dal centro della città.

 

MALI

Uno tra i principali Paesi di partenza e transito dei migranti subsahariani, teatro di due colpi di Stato nel 2020 e 2021, ha rotto nel 2022 l'alleanza anti-jihadista dei Paesi del Sahel, detta G5 e sostenuto dalla Francia, e gli accordi di difesa con Parigi determinando il ritiro della missione francese Barkhane e la chiusura di quella europea Takuba. Da allora la giunta militare si è di fatto riavvicinata alla Russia e ha aperto le porte al Gruppo Wagner per combattere i miliziani islamici. I mercenari russi sono accusati di aver ucciso anche diverse centinaia di civili. Anche il Burkina Faso sta seguendo lo stesso percorso del Mali.

REPUBBLICA CENTRAFRICANA

Gli uomini di Wagner sono stati collegati all'uccisione nel 2018 di tre giornalisti russi (Orkhan Dzhemal, Alexander Rastorguyev e Kirill Radchenko) che stavano indagando proprio sulla presenza dei mercenari in Centrafrica. Sono accusati di aver partecipato a numerosi massacri perpetrati insieme alle forze armate regolari del Paese.

SUDAN

Nel 2017 i mercenari furono inviati in Sudan per sostenere militarmente le forze dell'allora presidente Omar al-Bashir contro il Sud Sudan e per proteggere le miniere di oro, uranio e diamanti. L'anno dopo sarebbero stati inviati nella regione sudanese del Darfur per addestrare i militari e avrebbero aiutato il governo nella repressione delle proteste che rovesciarono al Bashir.

Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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