Strangolato a morte con una cintura per una banale lite domestica. Sarebbe questa la regione dietro l'assassinio dello scienziato Andrey Botikov avvenuto lo scorso 1 marzo a nel suo appartamento di Mosca, dove le autorità hanno poi ritrovato il corpo senza vita e l'arma del delitto il giorno seguente. La vittima era uno dei ricercatori che avevano contribuito a creare il vaccino anti-Covid Sputnik V, come ha confermato all'agenzia di stampa Tass un portavoce delle forze dell'ordine locali.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l'uomo è stato ucciso a seguito avuto con il suo ospite, reo confesso dell'omicidio: si tratta di un giovane di 29 anni, fuggito subito dopo il delitto e successivamente arrestato dalla polizia. Di lui non si conosce ancora l'identità precisa, ma secondo alcune indiscrezioni raccolte dai media russi, Botikov avrebbe invitato un ragazzo di nome "Aleksey" nel suo appartamento per farsi offrire servizi sessuali a pagamento, la sera dell'omicidio.
La vittima
Botikov era uno dei ricercatori del Centro nazionale di ricerca per l'epidemiologia e la microbiologia Centro nazionale di ricerca epidemiologica e microbiologica "Gamaleja" di Mosca, dove aveva contribuito allo sviluppo del vaccino russo Sputnik V. Per il lavoro svolto era anche stato insignito di una medaglia d'oro. Il servizio stampa del Gamaleya Center si è astenuto dal commentare la vicenda.
❗️ One of the creators of the Russian vaccine "Sputnik V" was killed in Moscow
He was strangled by a "rent boy", with whom the scientist did not agree on the price after a fun night.
Andrei Botikov worked as a senior researcher at the Center of Epidemiology and Microbiology. pic.twitter.com/F3BIhOc8Fu— NEXTA (@nexta_tv) March 3, 2023
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