L’accelerazione sui vaccini ora è visibile. L’Italia ha bloccato l’esportazione verso l’Australia di 250 mila fiale prodotte ad Anagni. E l’Ema intanto ha accelerato sull’autorizzazione al vaccino russo Sputnik. La svolta era nell’aria. Mario Draghi nel primo consiglio europeo aveva chiarito che le case farmaceutiche non potevano essere «scusate» delle violazioni dei contratti. Con Big Pharma, insomma, andavano mostrati i muscoli. Concetto...
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