Vaccino, Cile diventa primo al mondo per numero di immunizzati: vaccinate 4.200.000 persone, battuto anche Israele

Mercoledì 10 Marzo 2021 di Michele Galvani
Vaccino, il Cile primo al mondo per numero di immunizzati: vaccinate 4.200.000 persone, battuto anche Israele

Israele? L'America? No, è il Cile adesso il paese top per i vaccini nel mondo. Con una media di 1,08 dosi giornaliere ogni 100 abitanti somministrate negli ultimi sette giorni, il Cile è diventato il Paese più rapido al mondo nelle immunizzazioni contro Covid-19, superando addirittura Israele.

Cosa che, fino a pochi mesi fa, sembrava impensabile.

 

È quanto emerge dagli ultimi dati del programma Our World in Data dell'Università di Oxford, diffusi dalle autorità cilene. «Nella classifica mondiale, oggi il Cile è al primo posto tra i Paesi che vaccinano più velocemente, considerando la media dell'ultima settimana», ha dichiarato il ministro della Salute cileno, Enrique Paris, commentando i dati appunto diffusi da Oxford. Dieci milioni di dosi sono state ordinate dall'azienda statunitense Pfizer, un numero simile dalla cinese Sinovac e il resto da AstraZeneca, Johnson & Johnson e dal meccanismo COVAX sostenuto dalle Nazioni Unite per la distribuzione di vaccini nei paesi più poveri.

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«Si tratta di uno sforzo che bisogna riconoscere all'assistenza primaria, ai sindaci, ma anche allo Stato del Cile». «Non si tratta del prodotto del solo governo, è il risultato dello sforzo che il sistema sanitario pubblico cileno ha compiuto per tanti anni», ha detto il funzionario, citato dal sito del quotidiano La Tercera. Nell'ultima settimana, Israele ha registrato la media di 1,03 dosi quotidiane per 100 persone. Finora, il Paese era stato il primo al mondo nella classifica per questo dato sulle immunizzazioni. Secondo gli ultimi dati forniti dal ministero della Salute, fino a questa mattina sono state vaccinate 4.225.613 persone in Cile. Il Paese ha registrato finora 864.064 casi confermati di coronavirus con 21.182 morti. Molti i centri vaccinali sfruttati, come le chiese. Migliaia di persone arrivano ogni giorno ai centri di vaccinazione allestiti in stadi, cliniche, palestre o scuole. Il Cile è stato duramente colpito dalla pandemia, con oltre 820.000 infezioni registrate e 20.000 morti confermate.

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I dubbi e poi lo sprint

«Il Cile è un paese molto connesso nel mondo», ha detto all'Afp Rodrigo Yanez, il sottosegretario alle relazioni economiche internazionali del ministero degli Esteri, che è anche il responsabile delle trattative per l'acquisto di vaccini. Il paese, ha aggiunto, aveva «una strategia molto diversificata, quella di deporre le uova in cesti diversi», scommettendo su una varietà di vaccini, nessuno dei quali aveva alcuna garanzia di successo. Anche i bassi livelli di scetticismo sui vaccini hanno aiutato: meno del 20% della popolazione rifiuta l'immunizzazione. «All'inizio sono arrivati tutti ​​con un po' di paura, con molte domande e dubbi, ma ora le persone arrivano senza paura, sono ben informate e non hanno più dubbi», ha detto il sottosegretario. L'obiettivo finale è «creare questa immunità di gregge per proteggere le loro famiglie».

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Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 07:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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