Vacanze all'estero, la guida dei Paesi più sicuri: ecco quelli consigliati e quelli sconsigliati

Sabato 26 Giugno 2021
Vacanze all'estero, la guida dei Paesi più sicuri: ecco quelli consigliati e quelli sconsigliati
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Saranno 11 milioni in più rispetto all’anno della pandemia gli italiani in vacanza nel 2021. Dopo aver rinunciato alla villeggiatura nell’estate 2020, con 17 milioni di persone rimaste a casa, per molti è tornato il momento di ricominciare a viaggiare, grazie alla diffusione del vaccino e al calo dei contagi.

E molti sceglieranno l’estero. Ecco una guida dei Paesi più sicuri per la prossima estate.

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Vacanze sicure: la guida

La Grecia, dove il turismo vale il 25% del pil nazionale, è stata tra i primi Paesi a riaprire le porte ai visitatori e dal 14 maggio scorso la stagione estiva è finalmente ricominciata. Da sempre molto amata dagli italiani, conta 227 isole abitate permanentemente o solo durante la bella stagione. Il consiglio è non sovraccaricare le località più note e andare alla scoperta di piccoli paradisi come Alonissos, nell’arcipelago delle Sporadi, che il National geographic ha inserito nell’elenco delle otto migliori destinazioni sostenibili 2021. A Skiathos, 50 km di superficie di cui 44 solo di costa, la copertura vaccinale della popolazione sopra i cinque anni è pari al 95% e anche i lavoratori stagionali hanno iniziato le vaccinazioni con Johnson&Johnson per garantire l’immunità di gregge.

Anche la Francia rilancia il turismo e riapre le frontiere: dal 9 giugno tutti i cittadini dei paesi Ue vaccinati contro il Covid-19 - con la seconda dose somministrata da almeno 14 giorni - potranno entrare senza bisogno del tampone molecolare. Di fatto, è un’anticipazione - che i Paesi europei stanno annunciando uno dopo l’altro, anche se in ordine sparso - dei vantaggi garantiti da inizio luglio a chi esibirà in viaggio il green pass Ue. Resta obbligatorio tampone effettuato almeno 72 ore prima per chi non è ancora vaccinato dagli 11 anni in su. Tra i vantaggi di una vacanza in Francia, in termini di sicurezza, il fatto che possa essere raggiunta in auto del nord Italia e, per chi non è interessato alla spiaggia, ha ben 14 parchi naturali dove l’isolamento è assicurato.

Tra le mete di punta c’è la Spagna. «Prevediamo di recuperare tra il 40 e il 50% del volume d’affari sul 2019, con visitatori in arrivo dall’Italia in linea con queste percentuali», dice Miguel Sanz, direttore generale di Turespana. Grandi richieste per Formentera, con ricerche di informazioni sui siti web balzate del 700%. L’isola ha riaperto al turismo dal 23 maggio e lavora per assicurare ai suoi ospiti sicurezza e sostenibilità, due concetti complementari data la presenza nell’isola di grandi spazi naturali che garantiscono il giusto distanziamento sociale. Come spiega Alejandra Ferrer, assessore al Turismo: «Abbiamo appena approvato un piano di rilancio del turismo che comprende nuove pratiche sostenibili e nuove misure di sicurezza. Oltre ai protocolli sanitari e alla necessità di continuare il monitoraggio nei porti e negli aeroporti, si sta procedendo con test diagnostici nel settore delle imprese su base regolare, in attesa che i vaccini raggiungano anche questo gruppo, così da proteggere i lavoratori ma anche coloro che visitano l’isola».

Ancora nessuno spiraglio per chi desidera partire per Usa e Canada. Al momento, le regole riguardante gli Stati Uniti sono molto diverse dalle attuali normative applicate nei Paesi dell’Unione Europea. Infatti, è ancora in vigore la legge federale che sospende la possibilità di ingresso negli Usa per i viaggiatori che, nei 14 giorni precedenti, siano stati in un Paese dell’Area Schengen (inclusa l’Italia), in Regno Unito, in Irlanda, in Brasile, in Sud Africa, Cina o Iran, salvo alcune eccezioni (ovvero cittadini statunitensi e residenti permanenti o loro familiari, ufficiali del governo titolari di visto diplomatico e altri). Questo vuol dire che al momento il turismo verso gli Stati Uniti è praticamente impossibile. «L’estate al momento vive di una certezza – Baleari, Canarie e Grecia – e di una speranza con la s minuscola, ovvero la pronta riapertura al turismo di destinazioni fondamentali per il mercato come Usa, Maldive ed Egitto. Questo potrebbe avvenire già da agosto e in quest’ordine», è l’auspicio di Alessandro Seghi, direttore commerciale del gruppo Alpitour.

Paesi consigliati

Sono assimilati ai Paesi europei i residenti di un gruppo di Paesi virtuosi, colorati in verde nella cartina diffusa dal governo: Australia, Corea del Sud, Israele, Giappone, Libano, Nuova Zelanda e Singapore, tutti considerati come Paesi in cui la pandemia è ormai sotto controllo. Qui la vacanza, con mascherine e cautele diventate ormai un’abitudine, non presenta elevati rischi di contagio.

Paesi sconsigliati

Restano in rosso i Paesi con le situazioni pandemiche più difficili: Sudafrica, Argentina, Bahrein, Bangladesh, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, India, Nepal, Pakistan, Sri Lanka, Suriname, Turchia e Uruguay: si arriverà solo per «motivi imperativi» e con un tampone negativo. L’analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘Mauro Picone” del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iac) segnala che a causa della variante Delta è in crescita esponenziale l’epidemia di Covid nel Regno Unito, in Russia, Portogallo. E in altri cinque Paesi negli ultimi sette giorni si osserva un aumento dei casi. Nel Regno Unito l’impennata dei casi degli ultimi dieci giorni circa ha fatto invertire la tendenza verso il picco rilevato precedentemente, osserva Sebastiani.

La crescita è preoccupante anche in Russia e in Portogallo, con un tempo di raddoppio dei nuovi casi tra 9 e 10 giorni, mentre è 10-11 giorni nel Regno Unito. Contagi in aumento anche in Belgio, Finlandia, Moldavia, Norvegia e Svezia. Qui di seguito l’incidenza media attuale nei Paesi europei: il valore maggiore si rileva nel Regno Unito, con 117 casi a settimana per 100.000 abitanti, seguito da Russia (79), Portogallo (78), Spagna (56), Bielorussia (51); l’incidenza a è compresa fra 30 e 50 casi in Turchia (47), Irlanda (43) e Svezia (41), Lettonia (36), Belgio (34), Olanda (32); sotto i 30 casi in Grecia (29), Danimarca (28), Norvegia (26), Francia (23), Slovenia (22), Lituania (20), Montenegro (18), Estonia (17), Lussemburgo e Ucraina (per entrambi l’incidenza è 16), Svizzera (14), Croazia (13), Italia e Finlandia (11), Moldavia (10); sotto i 10 casi infine in Austria, Bulgaria e Repubblica Ceca (tutte con un’incidenza di 9), Serbia (8), Germania (7), Ungheria, Bosnia e Kosovo (tutte e tre con 6), Slovacchia (5), Macedonia e Polonia (3), Romania (2), Albania (1) e Islanda (0).

 

Ultimo aggiornamento: 27 Giugno, 13:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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