Usa, uccide il figlio di 2 anni del fidanzato sbattendolo a terra: «Si rifiutava di mangiare»

Venerdì 17 Novembre 2017 di Federica Macagnone
Usa, uccide il figlio di 2 anni del fidanzato sbattendolo a terra: «Si rifiutava di mangiare»
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Quando ha visto il piccolo Khalil steso esanime sul pavimento e si è resa conto di quello che aveva fatto è caduta nel panico: letteralmente terrorizzata ha telefonato al fidanzato che le aveva affidato suo figlio raccontandogli che il bimbo era stato attaccato e ferito da un cane. Ma la bugia era così poco credibile che il giorno dopo, smascherata dai referti medici e interrogata dalla polizia di DeKalb, nell'Illinois, la 21enne Alexandra B. Hoyle è crollata e ha confessato: era stata lei a sbattere il piccolo a terra e a procurargli quei traumi cerebrali che in pochi giorni lo avrebbero fatto morire. A quel punto per lei si sono aperte le porte del carcere con l'accusa di omicidio. 

 

Era la sera del 10 novembre quando Alexandra ha perso la testa a tal punto da uccidere Khalil Body, il figlio di due anni del suo fidanzato. Sola in casa con il piccolo, aveva preparato la cena, ma Khalil si rifiutava di mangiare: in un raptus di follia lo ha picchiato e lo ha gettato sul pavimento facendogli sbattere violentemente la testa. Vedendo il bimbo esanime, ha chiamato il fidanzato dicendogli che un cane aveva attaccato il figlio. Portato all'ospedale di Kishwaukee alle 19.20, il bimbo è stato poi trasferito al Lurie Children's Hospital di Chicago per ulteriori trattamenti, vista la gravità della situazione. I medici, nel frattempo, insospettiti dai traumi cerebrali riportati dal bimbo, hanno chiamato la polizia ipotizzando che fossero stati causati in circostanze sospette. Il giorno dopo, Alexandra, davanti agli agenti che la interrogavano, è crollata e ha finalmente detto la verità.

Lunedì, nel corso dell'udienza in tribunale, Alexandra ha saputo l'entità delle ferite che aveva provocato al piccolo ed è scoppiata in lacrime: Khalil aveva avuto un ictus, un'emorragia cerebrale ed emorragie nelle retine degli occhi.
Non sapeva, in quel momento, che due giorni dopo Khalil sarebbe morto. Ora la ragazza si ritrova in carcere con l'accusa di omicidio di primo grado e una cauzione fissata a 5 milioni di dollari. Con il suo raptus di follia ha tolto la vita a un innocente e ha distrutto la propria. L'udienza preliminare del processo si terrà alle 9 del 15 dicembre.

Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 18:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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