Usa, polizia spara a 13enne autistico: la mamma li aveva chiamati perché aveva avuto una crisi

Mercoledì 9 Settembre 2020
Usa, polizia spara a 13enne autistico: la mamma li aveva chiamati perché aveva avuto una crisi
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«Perché non lo avete semplicemente affrontato?», mamma Golda Barton è disperata. Continua a ripetere ai poliziotti che hanno sparato a suo figlio autistico di 13 anni: «Perché lo avete fatto? Mio figlio ha problemi mentali, è come un bambino».  La donna che vive in Utah, negli Usa, aveva chiamato la polizia perché suo figlio autistico aveva una crisi e urlava a squarciagola. Gli agenti giunti sul posto hanno intimato al ragazzo di 13 anni di mettersi a terra e poi, non ascoltati, hanno aperto il fuoco, colpendo il teenager diverse volte.

Il tredicenne bianco, Linden Cameron, è ora ricoverato in ospedale con ferite alla spalla, alle caviglie, all'intestino e alla vescica.

La madre, Golda Barton, racconta ai media locali di aver chiamato venerdì scorso il 911 (il 113 americano) per chiedere aiuto visto che sua figlio stava avendo una crisi. La donna era infatti da poco rientrata a casa dalla prima giornata di lavoro in più di un anno e ha trovato il figlio in preda a una crisi di ansia da separazione. «Non era armato, stava cercando di attirare l'attenzione. Gli agenti avrebbero dovuto usare il minimo della forza», racconta Golda Barton. Gli agenti invece si sono presentati alla porta e dopo avergli intimato di sdraiarsi a terra per cinque minuti hanno aperto il fuoco.

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Ultimo aggiornamento: 15:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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