Ucraina, morti e feriti nelle città dell'Est
Gli Usa: conseguenze contro Mosca

Domenica 13 Aprile 2014
Le milizie filorusse a Slaviansk (Foto Ansa)
Morti e feriti nell'Est dell'Ucraina dove stamattina il governo di Kiev ha avviato un'operazione antiterrorismo. Il blitz avvenuto a Sloviansk, dove ieri dei filorussi avevano preso edifici della polizia. I social riferiscono di sparatorie. Il segretario di Stato Usa Kerry oggi ha telefonato al ministro degli Esteri russo Lavrov per avvertirlo che se Mosca non ridurrà la tensione nell'Ucraina orientale, ritirando le truppe dal confine, dovrà affrontare «ulteriori conseguenze». Dall'Onu il segretario generale Ban Ki Mooon lancia un appello alla calma e al dialogo. Mentre Mosca ha ammonito che l'uso della forza da parte di Kiev rischia di far saltare gli sforzi diplomatici.



Scontri a fuoco. L'operazione «anti-terrorismo» lanciata dalle forze del governo ucraino contro le milizie filo-russe ha provocato «morti e feriti da entrambe le parti», ha annunciato oggi il ministro degli interni ucraino, Arsen Avakov. Un agente dei servizi di sicurezza ucraini dell'Sbu è rimasto ucciso. Secondo il governo di Kiev «ci sono morti e feriti da entrambe le parti», con un numero ancora «indefinito di vittime» fra i separatisti. Secondo il ministro degli Interni i «separatisti si nascondono dietro civili, usati come scudi umani».







Tensione a Donetsk. Uomini armati hanno occupato nella notte a Donetsk un altro edificio pubblico, la sede della procura. Lo riferisce il sito locale Ostrov. In città i filorussi si erano già impadroniti del palazzo del governo e della sede del commissariato.



L'avvertimento degli Usa. Il segretario di Stato americano Kerryc ha minacciato «ulteriori conseguenze» nei confronti di Mosca se la Russia non ridurrà la tensione nell'Ucraina orientale. Kerry, nel corso della telefonata con il ministro degli Esteri russo Lavrov, ha espresso «profonda preoccupazione» per gli attacchi delle ultime ore delle milizie nell'Ucraina dell'Est, avanzando il sospetto che siano stati «orchestrati». Secondo il Dipartimento di Stato i militanti nell'Ucraina orientale «erano equipaggiati con armi russe e con le stesse uniformi indossate dalle forze russe che hanno invaso la Crimea». Il vice presidente americano Joe Biden intanto ha annunciato che arriverà in Ucraina il 22 di questo mese. E anche la Francia anticipa la possibile introduzione di «nuove sanzioni in caso di escalation militare».



La reazione di Mosca. Mosca ha ammonito che l'uso della forza da parte di Kiev nel sud-est dell'Ucraina rischia di far saltare gli sforzi per una soluzione diplomatica della crisi, compresa la riunione prevista il 17 aprile a Ginevra tra Usa-Russia-Ue-Ucraina. Lavrov ha detto che «se si materializzano le minacce fatte a Kiev di usare la forza contro i residenti del sud-est, dettate dalla disperazione, la prospettiva di una ulteriore cooperazione sul problema ucraino sarà minata», incluso il programmato incontro a quattro a Ginevra.



La Nato. Il segretario generale della Nato Rasmussen oggi ha invitato Mosca a una de-escalation con azioni concrete, evidenziando come un maggiore isolamento della Russia, non sia «nell'interesse della Russia», nè «nell'interesse di alcuno», e «renderà il nostro mondo più pericoloso ed imprevedibile».
Ultimo aggiornamento: 13:38

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