Trump al congresso: «Taglio epocale delle tasse, via Obamacare. Presto un muro ai confini meridionali»

Mercoledì 1 Marzo 2017 di Anna Guaita
Trump al congresso: «Taglio epocale delle tasse, via Obamacare. Presto un muro ai confini meridionali»
7


NEW YORK – Ha superato l’esame. Ieri sera Donald Trump è apparso presidenziale, autorevole, con la giusta dose di gravitas. Non ha fatto gaffe e non si è abbandonato a commenti estemporanei. Nel suo primo discorso da presidente, in diretta televisiva e davanti alle Camere riunite, ha abbracciato un tono ben diverso da quello cupo e distopico che aveva usato per il discorso dell’insediamento del venti gennaio. Ha dichiarato di parlare “dal cuore”, di voler lanciare un “messaggio di unità” e di esser deciso a cominciare “un nuovo capitolo, un nuovo inizio, un’ondata di ottimismo, il rinnovo dello spirito americano”. La sua America – ha asserito -  è “pronta di nuovo a fare da leader”.

Molti tuttavia hanno notato che nell’ora e dieci minuti del discorso, Trump ha presentato grandi idee e pochi dettagli, oltre a inciampare in varie contraddizioni, ad esempio osannare il libero commercio per poco dopo difendere il protezionismo.

Il discorso al Congresso non era il classico “discorso sullo stato dell’Unione”, poiché un presidente al primo anno non può ancora conoscere abbastanza in profondità le condizioni del Paese, ma era un discorso programmatico. E nel programma abbiamo ritrovato tutte le promesse elettorali: dall’impegno a rilanciare l’industria manufatturiera e riportare i posti di lavoro negli Usa, alla protezione dell’industria petrolifera e del carbone, dall’ammodernamento delle infrastrutture alla richiesta che i Paesi della Nato “paghino la loro giusta parte delle spese”, dalla riconferma della costruzione del muro al confine con il Messico all’imminente ripetizione del bando di ingresso a chi provenga da alcuni Paesi musulmani “dove non è possibile compiere accuratissimi controlli dei viaggiatori”, dalla lotta per “spazzare via l’Isis dalla faccia della terra”, all’ “infrangibile alleanza con Israele”. Una lunga lista che i suoi elettori conoscono e apprezzano, presentata con toni più tranquilli e solari, che sono piaciuti alla maggioranza degli spettatori: il 69 per cento si è detto “più ottimista” sulla presidenza Trump, secondo un sondaggio istantaneo della Cnn.


I momenti più significativi della serata tuttavia sono stati altri. Uno è venuto presto nel discorso, quando Trump ha polemicamente ripetuto l’etichetta “Radical Islamic Terrorism”, nonostante il suo nuovo consigliere per la sicurezza nazionale, il generale Herbert McMaster abbia suggerito di non usare questa “espressione controproducente” perché indebolisce il supporto dei Paesi islamici alleati. Sempre più profonda e stridente poi la frattura con la precedente Amministrazione, i cui otto anni Trump ha descritto come un totale fallimento sia sul fronte economico che di politica estera: “Ci ha consegnato la peggiore ripresa economica degli ultimi 65 anni”, oltre ai “più tragici disastri di politica estera”. Per non parlare poi dell’Obamacare, che ha definito “una catastrofe”, e che ha promesso di sostituire. Guarda caso, però, le promesse che ha fatto agli americani - come quella di obbligare le assicurazioni ad accettare anche chi sia già sofferente di qualche malattia - sono proprio i pilastri dell’Obamacare.


Reazioni contrastanti si sono avute nel momento in cui Trump ha reso onore alla vedova del soldato Ryan Owen, caduto in una missione nello Yemen lo scorso 29 gennaio, la prima missione militare voluta da Trump: “Il nome di Ryan è scolpito nell’eternità” ha detto il presidente guardando la vedova, che è scoppiata a piangere e ha levato lo sguardo al cielo come se volesse parlare allo spirito del marito. Scroscianti e molto lunghi gli applausi del pubblico, tanto che Trump è andato momentaneamente fuori dal copione e si è lasciato sfuggire un inappropriato: “Ryan sta guardando quaggiù ora, lo sai, ed è molto contento perché credo che abbia battuto tutti i record”. La scena ha commosso molti, ma ad altri è anche sembrata di cattivo gusto, anche per il fatto che invece il padre di Ryan ha accusato Trump di aver condotto la missione in modo leggero e non solo si è rifiutato di incontrarlo ma ha chiesto un’indagine che spieghi come mai il figlio sia stato ucciso e così anche 25 civili yemeniti, incluse donne e bambini: il massacro è stato tale che il governo dello Yemen ha cessato ogni collaborazione con gli Usa per missioni antiterrorismo sul proprio territorio.

Ha fatto altrettanta sensazione anche l’annuncio della creazione di uno speciale ufficio per l’assistenza alle vittime di crimini compiuti da immigrati illegali. Il presidente aveva invitato al discorso tre parenti di vittime uccise da clandestini, in un evidente tentativo di rinnovare la (infondata) accusa che fra gli immigrati illegali il crimine sia fuori controllo. L’attacco ai clandestini è venuto dopo che Trump aveva invece suggerito la possibilità di risolvere la crisi dell’immigrazione con una riforma bipartisan, che a suo giudizio sarebbe possibile “se tutte le parti accetteranno un compromesso”.

Non ci sono dubbi che nonostante le contraddizioni, e l’assenza di particolari e numeri, il discorso sia stato nel suo insieme un successo, e si sia svolto in un'atmosfera di sereno rispetto. Il partito di opposizione ha espresso il suo disaccordo in modo molto educato, semplicemente astenendosi dall’applaudire. Ma uscendo dal Campidoglio, il leader della minoranza democratica al senato, Chuck Schumer ha scherzato: “C’era un’aria di irrealtà là dentro. Abbiamo sentito un Trump populista, totalmente dissociato dalla realtà del suo Gabinetto, che invece è di estrema destra”.

 

Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 08:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci