Intensi bagliori nel cielo, simili ai lampi che si vedono durante un temporale, in concomitanza di una forte scossa di terremoto. Si tratta delle cosiddette "luci telluriche" (o "luci sismische"), avvistate a Città del Messico durante il sisma di magnitudo 7 che ha colpito il Paese centroamericano nella notte fra martedì e mercoledì, e riprese dagli smartphone di migliaia di cittadini increduli e spaventati.
Luci telluriche, le tre ipotesi proposte da Ingv
Durante i terremoti, generalmente di intensità superiore ai 5.0 gradi della scala Richter, di notte è possibile vedere delle intense luci nel cielo, che sembrano muoversi dal basso verso l'altro, illuminando l'atmosferra di una gamma di colori che può andare dal blu al verde. Secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) alla base del fenomeno delle "luci teluriche" ci potrebbe essere la generazione di campi elettrici intensi per piezoelettricità, a causa dei movimenti tettonici delle rocce contenenti quarzo. Un'altra ipotesi proposta dall'Ingv è quella della ionizzazione dell’ossigeno contenuto in alcuni tipi di rocce, prima e durante la scossa: gli ioni, dopo aver attraversato la roccia, entrerebbero in contatto con l'atmsofera, trasformando porzioni d'aria in pacchetti di plasma emettenti luce. Secondo altre ricerche, le "luci telluriche" potrebbero dipendere dall’angolazione della faglia.
#AHORA
Las ''Earthquakes lights'' o luces de terremoto volvieron a aparecer en el cielo de la ciudad de México durante el terremoto de esta noche. Estas luces corresponden a un inusual fenómeno aéreo luminoso. pic.twitter.com/fF9PZe6795— TCS Noticias (@tcsnoticias) September 8, 2021
Le segnalazioni nella storia
Se è vero che smartphone e social network hanno moltiplicato le segnalazioni delle "luci telluriche", è altrettanto vero che questo fenomeno è noto da sempre: Plinio il vecchio, duemila anni fa, nella sua "Historia Naturalis", descrisse un evento luminoso nel corso di un terremoto del 91 a.C.. Testimonianze sono presenti anche nel Medioevo, mentre a partire dal 1900 il fenomeno delle "luci sismiche" è stato seganalato più o meno in tutto il mondo, dal Canada al Giappone, a dimostrazione del fatto che non si tratta di casi isolati, ma di un fenomeno da approfondire e studiare seriamente.