L'avanzata dei talebani in Afghanistan è inarrestabile al punto che l'amministrazione Usa guidata da Joe Biden si prepara alla caduta di Kabul entro 90 giorni, cioè entro un periodo ben più breve rispetto ai 6-12 mesi previsti in precedenza alla luce del ritiro delle truppe statunitensi dal Paese: lo scrive il Washington Post, che cita funzionari americani al corrente della situazione. Secondo un funzionario che ha voluto mantenere l'anonimato i militari stimano adesso che la capitale afgana cadrà entro 90 giorni, mente altri ritengono che la disfatta avverrà entro un mese.
The Taliban’s rapid victories in Afghanistan have stoked fears that the insurgents could encircle the country’s capital, Kabul, in a complete military takeover even as Biden withdraws the last American troops. @cegoldbaum https://t.co/ac9RqYXcE1
— Peter Baker (@peterbakernyt) August 11, 2021
L'avanzata dei talebani prosegue
Prosegue l'avanzata dei Talebani, che nella notte hanno preso il controllo di un altro capoluogo di provincia in Afghanistan, quello di Faizabad nel nord-est.
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Cresce il dramma dei rifugiati. L'Unhcr, l'Agenzia Onu per i Rifugiati, esprime profonda preoccupazione per il rapido inasprirsi del conflitto in Afghanistan nel corso di questa settimana. A causa dell'intensificarsi degli scontri nella provincia di Nimruz, nel sudovest del Paese, quasi 200 rifugiati afghani sono stati costretti a fuggire nella Repubblica Islamica dell'Iran nel finesettimana. Molti altri civili afghani potrebbero ritrovarsi intrappolati nei combattimenti se non riuscissero a fuggire da questa situazione estremamente instabile. Si stima che dall'inizio dell'anno quasi 400.000 afghani siano sfollati all'interno del Paese, circa 244.000 solo a partire da maggio, come spiega l'Unhcr in una nota. Considerato l'intensificarsi della crisi umanitaria in corso, l'Unhcr esorta le autorità iraniane a tenere aperto il valico di frontiera di Milak. Diversamente, migliaia di vite potrebbero essere messe a repentaglio. In cooperazione con l'Ufficio iraniano per gli affari inerenti a cittadini stranieri e immigrati (Bureau for Aliens and Foreign Immigrants' Affairs/Bafia), l'Unhcr ha già assicurato ai nuovi arrivati assistenza immediata, compresi cibo e acqua. Unhcr e partner si sono uniti a una missione interagenzie guidata dal governo a ridosso delle aree di frontiera e dei siti presso cui potrebbero insediarsi i rifugiati per valutare ulteriormente sul campo le esigenze umanitarie e intensificare la risposta.