SPAZIO

Starship decollo rinviato: countdown fermato a meno 40 secondi. Musk: «Riproviamo il 20 aprile» Il missile più grande e potente di sempre: 100 passeggeri

Il razzo è alto 120 metri e può trasportare un carico di 100 tonnellate: il confronto con Saturn V e Sls della Nasa. Il tycoon: "Una probabilità su due che il lancio fallisca"

Lunedì 17 Aprile 2023

Starship, secondo tentativo il 20 aprile dalle 15.28

Starship, secondo tentativo il 20 aprile dalle 15.28 (ora italiana)

Lancio rinviato: nuovo appuntamento non prima di 48 ore

«Lancio rinviato» annuncia lo stesso Elon Musk con un tweet per problemi a una valvola di pressurizzazione: il lancio non avverrà prima di 48 ore, vicino a quel 20 aprile che il tycoon aveva profetizzato  anche dopo che qualcuno aveva fatto notare che si tratta della giornata dedicata (da produttori e consumatori) alla marijuana. 

 

Conto alla rovescia fermato a meno 40 secondi: il calore delle fiamme sulla rampa raggiungerà i 2800 gradi

Conto alla rovescia fermato a meno 40 secondi: il calore delle fiamme sulla rampa raggiungerà i 2800 gradi, il doppio di un altoforno per produrre acciaio

Starship e Superheavy, serbatoi riempiti

Starship e Superheavy, serbatoi riempiti: metano e ossigeno liquido sono stati caricati per rifornire i 33+6 motori Raptor II

di Paolo Ricci Bitti

Starship di SpaceX di Elon Musk countdown avviato, tutto pronto oggi 17 aprile per il decollo del gigante: la Luna e Marte saranno più vicini alla Terra e ai terrestri dopo quello che sarà il primo tentativo (diretta fino alle 16.30, ora italiana, orario fissato per adesso alle 15.20) di mandare in orbita il razzo più alto e più potente di sempre. Dopo accertamenti durati oltre un anno e mezzo, la Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti ha concesso la licenzia provvisoria per il lancio del missile con cui Musk punta a sbarcare sulla Luna nell'ambito del programma Artemis e quindi a raggiungere Marte per colonizzarlo, prospettiva affascinante e pure un po' inquietante.

I volontari, a ogni modo, non mancano. 

La ricostruzione grafica del volo

Sbagliando si impara

Musk non sta nella pelle e twitta la sua felice emozione: ha definitivamente vinto la gara con Jeff Bezos (Amazon e Blue Origin) su chi ha costruito il razzo più grande ed è diventato partner insostituibile per la Nasa che non può permettersi di fallire più tanto lancio dopo lancio perché impiega soldi pubblici.

Musk invece attinge alle sue casse, rifornite (o alleggerite a seconda dei momenti) anche da Tesla e Tweet, e può superare i fallimenti inevitabili quando si cerca di mettere a punto un sistema spaziale mai costruito prima.  Ogni lancio, per dire, costa due milioni di dollari e Musk non ha mai perso l'ottimismo e il sorriso anche di fronte alle fragorose esplosioni dei suo missili rimbombate nel Texas. I primi quattro prototipi di Starship hanno fatto questa spettacolare fine, ma poi il programma è subito ripartito facendo tesoro degli errori. Nell'ultimo test l'astronave ha raggiunto i 40 chilometri di quota.

«Non vi annoierete»

Lo stesso Musk il mese scorso ha detto alla Morgan Stanley Conference che «c'è una probabilità su due che  il primo lancio fallisca, ma state certi che non vi annoierete. Ci sono comunque altri razzi e altre Starship in costruzione ed entro l'anno avremo l'80% di possibilità di raggiungere l'orbita».

Starship, missile di lucente acciaio tirato a specchio alto 120 metri (10 metri in più dell'attuale primatista Saturn V  delle missioni Apollo che comunque Von Braun aveva progettato pensando già a Marte) e con diametro di 9 metri, è il razzo più potente della storia: grazie a 33 motori Raptor II a metano e ossigeno liquido disposti su tre cerchi che generano quasi 7,5 milioni di chilogrammi di spinta, toglierà il record allo Space Launch System (Sls) della Nasa che ha debuttato a novembre 2022 nella missione lunare Artemis 1 e che, al momento del lancio, produce quasi 4 milioni di chilogrammi di spinta. Può portare nello spazio dalle 100 alle 250 tonnellate di carico utile.

La scorsa settimana i tecnici della SpaceX hanno assemblato fra le paludi della base di Boca Chica nel sud del Texas il razzo a due stadi riutilizzabili, altro strabiliante atout della compagnia di Elon Musk.

Se le condizioni meteo autorizzeranno questo primo volo di prova si accenderanno i 33 motori del primo stadio del Super Heavy (Booster 7) e il secondo stadio-navicella-astronave Starship 24. Il piano di volo prevede il rientro del primo stadio dopo 8 minuti nelle acque del golfo del Messico a 30 chilometri dalla costa, mentre la Starship arriverà nello spazio per compiere quasi  un'orbita completa e atterrare nel Pacifico nei pressi delle isole Hawaii. Entrambi i mezzi sono progettati per atterrare anche con l'aiuto di una rampa che li afferra a differenza dei razzi Falcon 9 che si posano al suolo autonomamente grazie a retrorazzi e a quattro alette mobili. In ogni caso scene magnifiche che materializzano davanti agli occhi scenari da fantascienza e questo è un contributo all'umanità che nessuno potrà mai togliere a Musk.  

 

Come si arriva a un razzo alto 120 metri?

Il primo stadio è chiamato Super Heavy ed è alto 70 metri. E' costruito in acciaio per per essere riutilizzabile più volte ed è spinto da 33 motori Raptor II. A secco pesa circa 200 tonnellate e può portare in orbita bassa fino a 250 tonnellate di carico: un'enormità per gli standard attuali.

Il secondo è la navicella Starship, sempre in metallo lucente a parte il lato con lo scudo termico nero: è alta 50 metri (ma i nuovi modelli saranno 10 metri più lunghi) e ha un diametro di 9 metri. Conta su 6 motori Raptor II e i suoi serbatoi di metano e ossigeno liquido possono essere riforniti nello spazio. Una versione di questa astronave è destinata anche ad allunare. A secco pesa circa 100 tonnellate e offre locali pressurizzati, ovvero abitabili, valutati in 1000 metri cubi, questo quando la Iss arriva a 80 metri cubi ospitando al più 11 astronauti. Ora Musk dice che sulla Starship potranno viaggiare verso la Luna e poi verso Marte fino a 100 persone per trasformare l'uomo in una specie multiplanetaria, ma è chiaro che per adesso SpaceX è concentrata soprattutto sui sistemi di decollo e volo, per gli "interni" della navicella c'è tempo.

Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 11:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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