Sputnik è un caso: intesa con la Cina per produrre 100 milioni di dosi, ma ok Ue non prima di giugno

Giovedì 1 Aprile 2021 di Giuliano Pani
Sputnik è un caso: intesa con la Cina per produrre 100 milioni di dosi, ma ok Ue non prima di giugno

Diventa sempre più un caso Sputnik V che viene adottato da un numero sempre maggiore di nazioni ma che non riceve l'approvazione dell'Ue. La Serbia e i paesi dell'Est europeo, con l'eccezione del Kosovo, in particolare stanno usando l'immunizzante cinese di Sinopharm e quello russo Sputnik con risultati definiti ottimi dall'alto Commissario per la politica estera europea, Joseph Borrell. Sputnik viene usato regolarmente anche in Argentina, come in molti paesi arabi, ma una nuova doccia gelata è arrivata oggi da Bruxelles.

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Ue, ok a giugno

L'autorizzazione per l'uso del vaccino anti-Covid russo Sputnik V all'interno dell'Ue non arriverà «prima della fine di giugno».

Lo ha dichiarato il segretario di Stato francese per gli Affari europei, Clement Beaune, mentre diversi Paesi sembrano puntare su questo vaccino per accelerare la loro campagna. «C'è una prima fase di esame che si chiama revisione scientifica che senza dubbio, ci viene detto, si concluderà almeno a metà giugno», ha detto davanti alla commissione Affari europei del Senato, secondo quanto riportano i media francesi. «E poi c'è un passaggio finale, che è il parere dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema) sull'autorizzazione all'immissione in commercio, che richiede qualche settimana in più. Quindi non è un vaccino che presumibilmente può essere autorizzato prima della fine di giugno», ha spiegato.

 

Sputnik, l'Austria si sfila

«Siamo agli ultimi metri e probabilmente la prossima settimana sarà possibile effettuare un ordine da Sputnik». Lo annuncia su Twitter il cancelliere austriaco Sebastian Kurz. «Oggi ho avuto un'altra conversazione con l'ambasciatore russo Dmitrij Lyubinsky e sono molto felice della promessa di una consegna vincolante», aggiunge Kurz. L'Austria prevede un ordine di un milione di dosi del vaccino russo: le prime 300 mila con consegna ad aprile, altre 500 mila a maggio e le restanti 200 mila entro giugno. Kurz ha aggiunto che la «consegna dovrebbe essere tempestiva» ribadendo che i negoziati con i russi «vanno avanti da settimane».

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Il maxi-accordo Mosca-Pechino

Il Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif) annuncia di aver raggiunto un accordo con la società cinese TopRidge Pharma «per cooperare nella produzione di oltre 100 milioni di dosi l'anno» in Cina del vaccino russo Sputnik V contro il Covid-19. «Questa quantità di vaccino sarà sufficiente per oltre 50 milioni di persone», dichiara Rdif in una nota ripresa dall'agenzia Interfax, precisando che «TopRidge Pharma sarà in grado di distribuire il vaccino nella Cina continentale così come a Hong Kong, Macao e Taiwan».

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Pressioni dai Governatori

«L'Aifa deve muoversi, non può dormire perché la situazione è grave». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, tornando sulla stipula del contratto per l'approvvigionamento del vaccino Sputnik V, subordinato nella sua validità al sì di Ema o Aifa al siero russo. «Le decisioni vanno prese quali che siano, positive o negative, ma vanno prese in un mese e non in un anno», ha aggiunto De Luca.

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Come funziona Sputnik

Lo Sputnik V è stato il primo vaccino anti-Covid certificato nel mondo, lo scorso agosto, mesi prima degli americani Pzifer e Moderna e del britannico AstraZeneca. E prima della conclusione dell'ultima fase di sperimentazione. Il via libera a tempo di record da parte delle autorità russe ha alimentato i dubbi di un'iniziativa propagandistica di Mosca, non fondata su evidenze scientifiche, per accrescere la propria influenza nel mondo attraverso la diplomazia dei vaccinì. Che ha portato lo Sputnik in quasi 40 Paesi (per oltre un miliardi di abitanti), anche nell'Europa orientale e a San Marino. Ora però Sputnik ha acquisito maggiore credibilità anche nella comunità scientifica e l'autorevole rivista Lancet lo ha giudicato «efficace e sicuro» al 91,6%. Si tratta di un vaccino che va somministrato in dose doppia (a 21 giorni di distanza una dall'altra) e può essere conservato a una temperatura tra i 2 e gli 8 gradi centigradi. Oltre che in Russia, è prodotto in India, Corea del Sud, Brasile e Kazakistan, ed ha un costo di circa 10 dollari a dose. 

Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 09:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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