Il parlamento spagnolo è diviso sulla proposta di legge sui diritti delle persone trans. Il problema è che la spaccatura nasce all'interno della coalizione di governo, quella composta dal partito socialista (Psoe) e Unidas Podemos. I primi si sono astenuti, bloccando di fatto il testo e non portandolo avanti in aula alla Camera. Podemos, insieme ad altri gruppi politici, è il partito a cui appartiene la ministra per le Pari Opportunità Irene Montero, impegnata in prima persona.
Insieme a Podemos si sono schierati altre formazioni di sinistra, i liberali di Ciudadanos e i partiti baschi e catalani, mentre l'astensione dei socialisti si è sommata ai no di due delle principali forze dell'opposizione: il Partito Popolare, di centrodestra, e Vox, di estrema destra. Nel suo intervento in Aula, Montero ha detto di voler «chiedere scusa» alle persone trans per la mancanza di una nuova legge sui loro diritti e ha promesso che non getterà la spugna. «Abbiamo un debito con tutte loro», ha detto. Il Partito Socialista si dice comunque a favore di una riforma.