Sottomarino disperso, come sono morti i passeggeri? L'implosione (per pressione) e i detriti vicino al Titanic: gli ultimi istanti

Gli esperti si sono allineati attorno a tre scenari di base: ecco cosa potrebbe essere successo al batiscafo

Giovedì 22 Giugno 2023 di Mario Landi
Sottomarino disperso, come sono morti i passeggeri? L'implosione (per pressione) e i detriti vicino al Titanic: gli ultimi istanti

Come sono morti i passeggeri del sottomarino Titan? Se si riuscisse a localizzare il batiscafo negli abissi, recuperarlo ora sarebbe comunque un'enorme sfida logistica. E lo sarebbe ancor di più se si fosse incagliato tra i resti del Titanic.

In ogni caso sarebbero necessari equipaggiamenti speciali, per la pressione enorme e la totale oscurità ad una profondità di 3800 metri. In un primo momento, non si è escluso che il Titan fosse riemerso in superficie, un'ipotesi però immediatamente abbandonata. L'opzione confermata è stata anche quella più tragica: gli esperti l'hanno definita una «implosione catastrofica». Non si possono dare prospettive al momento sulla possibilità di recuperare i corpi dei passeggeri. «Il fondo del mare lì è un ambiente incredibilmente implacabile», ha detto il comandante della Guardia Costiera, il contro ammiraglio John Mauger

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Implosione

A causare l'implosione potrebbe essere stata una rottura nel guscio esterno del sommergibile. Il relitto del Titanic si trova a circa 3.800 metri sotto il livello del mare, dove la pressione dell'acqua, che grava su un dato oggetto, è circa 376 volte maggiore di quella esercitata dall'atmosfera terrestre. «Sebbene lo scafo composito del Titan sia costruito per resistere a intense pressioni in acque profonde, qualsiasi difetto nella sua forma o costruzione potrebbe comprometterne l'integrità. E in questo caso il rischio di implosione sarebbe elevato», ha detto il professore di robotica australiano Stefan B Williams.

Perdita di pressione o malfunzionamento

La conferma è arrivata in serata: il robot schierato per setacciare i fondali a caccia del sottomarino ha rinvenuto il telaio di atterraggio del batiscafo e la sua parte posteriore assieme ad altri tre pezzi proprio vicino alla prua del Titanic. Il veicolo è imploso istantaneamente per una «catastrofica perdita di pressione», hanno spiegato in le autorità, confermando i timori degli esperti che avevano ipotizzato un cedimento strutturale dovuto alla pressione o a un malfunzionamento.

La Marina Usa

«La Marina degli Stati Uniti ha condotto un'analisi dei dati acustici e ha rilevato un'anomalia coerente con un'implosione o un'esplosione nelle vicinanze generali di dove stava operando il sommergibile Titan quando le comunicazioni sono state interrotte», ha dichiarato un alto dirigente della Marina degli Stati Uniti al Wall Street Journal in una nota. «Anche se non definitiva, questa informazione è stata immediatamente condivisa con il comandante preposto all'incidente per assistere la missione di ricerca e il salvataggio in corso», ha aggiunto. La Marina ha chiesto che il sistema specifico utilizzato non sia nominato, citando ragioni di sicurezza nazionale.

 

Incagliato al Titanic

Butch Hendrick, presidente e fondatore della società di addestramento subacqueo Lifeguard Systems, ha dichiarato a CBS News che il sommergibile "potrebbe essersi impigliato da qualche parte", causando lo "spostamento" e la "rottura" dell'antenna di comunicazione. L'aggancio potrebbe essere stato proprio al relitto del Titanic.  Anche Frank Owen, un funzionario in pensione della Royal Australian Navy specializzato in evasioni e salvataggi sottomarini, ha detto a The Guardian : «Ci sono parti del relitto dappertutto. È pericoloso». Sebbene il Titan non richieda alcuna potenza del motore per emergere, rimanere impigliato in detriti o assorbiure acqua potrebbe impedirgli di farlo. «Non è possibile aprire un varco, non è possibile aprire l'oblò, non è possibile creare una serratura interattiva», ha affermato Hendrick.

Ossigeno, cibo e acqua

Oltre alla diminuzione dell'ossigeno, l'equipaggio avrebbe sofferto la fame e le basse temperature. Se i sistemi di supporto vitale hanno fallito, l'interno del Titan sarà stato estremamente freddo, poiché la luce del sole non arriva così in profondità nell'oceano. E secondo il giornalista scientifico David Pogue, che ha viaggiato sul batiscafo l'anno scorso, l'equipaggio di solito ha con sé solo un panino e una bottiglia d'acqua.

Emerso ma ancora disperso

Un altro scenario era emerso nelle ore precedenti alla notizia della morte dell'equipaggio. Quella che il Titan fosse emerso sulla superficie dell'Oceano Atlantico. Va precisato, a tal proposito, che il Titan dipende dalla costante comunicazione con la sua nave madre, poiché non ha GPS o altri sistemi di guida. Eppure, secondo la CNN, il Titan usa la zavorra per rimanere sott'acqua, e quella zavorra poteva essere spostata dagli occupanti che fanno oscillare deliberatamente la nave o usando una pompa pneumatica per liberarla. Anche le linee che fissano la zavorra sono progettate per rompersi dopo 24 ore.

Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 09:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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