È il secondo attacco con armi automatiche in pochi giorni in Serbia dopo la sparatoria con nove morti causata da un tredicenne ora in custodia in un istituto psichiatrico per adolescenti a Belgrado.
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Ora un altro attacco a sud della capitale in cui almeno otto persone sono state uccise e 13 ferite. Sette dei feriti sono in gravi condizioni. Lo hanno riferito i media statali.
Arrestato un uomo di 21 anni
La polizia ha arrestato il presunto autore della sparatoria.
Il sospetto è un giovane uomo di 21 anni che era riuscito a fuggire. Ma è stato individuato e fermato, dopo una caccia all'uomo che ha coinvolto 600 agenti di polizia che hanno circondato intere zone anche con elicotteri e droni. Bratislav Gašić, ministro degli interni, ha definito l'attacco «un atto di terrorismo».
L'uomo si chiama Uros B. Come riferiscono i media locali, il giovane ha sparato a più riprese con un'arma automatica indiscriminatamente contro persone del luogo.
Seconda sparatoria in Serbia
L'ultimo attacco è avvenuto nella tarda serata di ieri, vicino alla città di Mladenovac, quando un uomo ha aperto il fuoco con un'arma automatica da un veicolo in movimento ed è poi fuggito, ha riferito l'emittente statale RTS.
Eight people were killed and at least 10 were wounded in a shooting in the town of Mladenovac, 26 miles south of Belgrade, local media reported, with police launching a manhunt for the shooter and setting up roadblocks https://t.co/8U80IqrI1P pic.twitter.com/3M0BM8axfw
— Reuters (@Reuters) May 5, 2023
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Il direttore dell'agenzia di intelligence BIA, Aleksandar Vulin, e il ministro della salute Danica Grujičić hanno visitato i feriti in ospedale.
Lutto nazionale dopo l'attacco armato di un tredicenne
Da oggi in Serbia e fino a domenica è stato proclamato il lutto nazionale per la strage nella scuola di Belgrado, dove il 2 maggio un 13enne, sparando con la pistola del padre, ha ucciso otto allievi del suo stesso istituto e una guardia giurata, ferendo altri sei coetanei e una insegnante.
Il governo serbo ha anche annunciato una serie di misure per limitare la circolazione delle armi nel Paese e renderne più difficile l'accesso ai minori. Vi sarà una moratoria di due anni sulla concessione di nuove licenze sul possesso di armi da fuoco, unitamente a una profonda revisione sulle licenze in atto, da completare nel giro di tre mesi.
Controlli accurati saranno effettuati sulla regolarità dei poligoni di tiro, per i quali sarà proibito l'ingresso ai minori.
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Secondo i media, il ragazzo autore del massacro alla scuola di Belgrado si sarebbe recato spesso col padre a un poligono di tiro.
Inoltre, il ministero della giustizia è stato incaricato di emendare il codice penale per inasprire le pene a carico di coloro che consentono un facile accesso alle armi da parte di minori. È stato proposto anche di abbassare da 14 a 12 anni i limite di età per la responsabilità penale.
Il 13enne autore della strage di ieri non è infatti perseguibile penalmente, in base alla legge in vigore in Serbia.
Verrà infine creato un gruppo di lavoro ad hoc che si occuperà di garantire la sicurezza dei minori riguardo a internet, con il divieto di accesso a siti contenenti messaggi di incitamento alla violenza e all'uso di armi e sostanze stupefacenti,