Scozia, il no verso la vittoria: la Gran Bretagna resta unita

Venerdì 19 Settembre 2014 di Luca Lippera
I sostenitori del No in festa a Edimburgo
Il sogno svanito all'alba. Il “No” ha vinto il referendum sull'indipendenza della Scozia con il 55% dei voti e milioni di inglesi che temevano la dissoluzione del Paese e uno schiaffo senza precedenti alla sua storia stanno tirando un enorme sospiro di sollievo: la Gran Bretagna rester un Paese unito e senza “mutilazioni”. Il “Si”, stando ai risultati di trentuno circoscrizioni elettorali divulgati poco fa dalla BBC, fermo al 45%. Ha vinto a Glasgow, ma Edimburgo, le Highlands, le isole Ebridi, il Galloway, l'Abeerdeenshire - la Scozia rurale e silenziosa che vive tra la brughiera e il mare - ha deciso che era pi saggio mantenere il matrimonio plurisecolare con Londra.

Il dato di Edimburgo, la città che sarebbe diventata la capitale del nuovo Stato, dice tutto. Gli indipendentisti si sono fermati al 39% mentre gli unionisti sono al 61%. Il risultato non è più in discussione: i “No” sono stati 1.914.187, i “Si” 1.539.920. Trentuno circoscrizioni elettorali su trentadue hanno già comunicato il risultato finale e il numero delle schede di quella che manca non potrebbe comunque modificare il risultato: la Scozia non sarà un Paese indipendente.



Glasgow, la città più popolosa, ha scelto i separatisti e così pure Dundee. Ma nel resto della regione - ormai la Scozia torna ad essere questo: una regione autonoma della Gran Bretagna - le cose stanno andando diversamente. Ad Aberdeen gli indipendentisti sono stati sonoramente battuti (41% contro il 59% degli unionisti) e la cosa è altamente simbolica: l'Abeerdeenshire è la contea del Castello di Balmoral ed è lì che la regina Elisabetta, simbolo della nazione, sta attendendo i risultati finali del referendum, anche lei - si immagina - davanti a una tv con il mrito e la dama di compagnia. Perché in un'alba così c'è tutta la Scozia sveglia, dall'ultimo operaio alla donna che porta la corona in nome della nazione.



La sterlina recupera altro terreno e, in scia all'esito del referendum sull'indipendenza della Scozia con la vittoria dei No, si porta a 1,6450 dollari. La moneta britannica, rispetto alle altre principali valute, è stabile sull'euro, a 0,7884, mentre guadagna sullo yen, a 179,94.



I primi risultati Lo spoglio era iniziato alle 23 italiane ed è andato avanti per tutta la notte. Le prime ad essere state scrutinate sono le più piccole e le più remote contee della Scozia, dove ha prevalso il no. Si tratta del Clackmannanshire, delle Orkney (le Isole Orcadi nell'estremo nord), delle Shetlands e della Western Islands. A Clackmannanshire ha votato No il 53,8% dei quasi 40 mila elettori, mentre il 46,2% ha scelto il Sì. Per il collegio di Orkney (un remoto e struggente arcipelago il remoto arcipelago nel Mare del Nord) gli unionisti hanno prevalso con il 67,2% mentre per l'indipendenza ha votato il 32,8% dei 14.887 votanti. Scenario analogo per le Shetlands, dove il No ha prevalso con il 64% dei voti (9.951 su un totale di 5.669) sul Sì che ha registrato il 36% delle preferenze. Mentre nelle Western Isles il voto unionista ha ottenuto il 53% e quello indipendentista il 47%.



Aberdeen Il No ha vinto anche ad Aberdeen, con il 59% delle preferenze mentre per il Sì ha votato il 41%. È la prima tra le principali città scozzesi scrutinata.



Il sì vince a Dundee L'unica affermazione del Sì arriva nel collegio di Dundee, roccaforte indipendentista nota come 'Yes City'. Il Sì prevale con il 57,35% dei voti mentre al No va il 42,65%. Già nella notte gli opinion poll, basandosi su un campione limitato, prevedevano una vittoria dei No al 54% con i Sì al 46%.




Affluenza record È stata del 75% l'affluenza alle urne a Glasgow, la città più grande della Scozia ed il collegio più popoloso, con 486.219 votanti, l'11 per cento dell'elettorato. La percentuale risulta inferiore alle previsioni, ma Glasgow è tuttavia considerata una città dove l'affluenza è più bassa rispetto al resto del paese. Si stima che siano quattro milioni gli scozzesi andati a votare (si era registrato per votare il 97% degli aventi diritto).



La denuncia di brogli Secondo quanto riferisce Sky News proprio a Glasgow ci sarebbero stati casi sospetti di irregolarità nelle operazioni di voto. Si tratterebbe di 10 casi di elettori che avrebbero tentato di votare due volte. La polizia ha requisito alcune schede.




Salmond «È stata una giornata straordinaria. Il futuro della Scozia è realmente nelle mani della Scozia», ha scritto in un Tweet il leader indipendentista Alex Salmond che ha postato anche alcune foto della giornata elettorale.



La Regina La regina Elisabetta II rilascerà una dichiarazione scritta sul referendum in Scozia nel pomeriggio. Secondo i media britannici, sarà un appello alla riconciliazione all'interno del Regno Unito dopo la campagna referendaria.






















Ultimo aggiornamento: 17:49

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