Ogni Stato membro può reintrodurre controlli ai confini all'interno dell'area Schengen «per un periodo di massimo due anni», in casi eccezionali ma «prevedibili».
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Controlli ai confini dentro area Schengen per massimo due anni
Il Paese membro deve «giustificare la proporzionalità e necessità della sua azione tenendo in considerazione l'impatto sulla libertà di circolazione», si legge nella proposta. L'articolo 25 del Codice Schengen al momento limita la reintroduzione dei controlli per eventi «prevedibili» a massimo 6 mesi.
Le misure
Restrizioni ai valichi di frontiera, aumento della sorveglianza e requisiti specifici di asilo. Sono le proposte di Bruxelles per rispondere alla strumentalizzazione dei migranti sulla scia di quanto avvenuto con la Bielorussia. «Abbiamo la responsabilità di garantire che gli Stati membri siano attrezzati per garantire una risposta rapida, coordinata ed europea alle situazioni di crisi, anche quando i migranti sono strumentalizzati», ha sottolineato il vice presidente Ue Margaritis Schinas, aggiungendo che la Commissione Ue sta «introducendo una struttura più permanente nel diritto» che consenta di tipizzare la strumentalizzazione.