Dal pesante missile intercontinentale RS-28 Sarmat (o Satana 2 per la Nato) al missile ipersonico Kh-47M2 Kinzhal (pugnale), entrambi in grado di portare testate nucleari e formalmente non intercettabili: la tv di Stato russa ne parla e la tendenza è facilmente individuabile. Si tenta, insomma, di rendere accettabile all'opinione pubblica l'uso delle armi nucleari. In ballo la stessa tv di Stato che narra di un'operazione speciale e non di una guerra e che non riporta cifre sulle migliaia di giovani soldati di leva caduti in Ucraina.
Deterrenza nucleare
In fatto di deterrenza nucleare la Russia negli ultimi giorni ha reso noto di avere effettuato attacchi missilistici nucleari simulati dalle basi nell'exclave di Kaliningrad, affacciata sul mar Baltico tra la Polonia e Lituania. Attacchi singoli e multipli su sistemi antiaerei, aeroporti, infrastrutture protette, posti di comando nemici. In seguito, i russi hanno effettuato un cambio di posizione per evitare «un possibile attacco di rappresaglia». Durante le esercitazioni le unità di combattimento (oltre 100 i soldati impegnati) hanno compiuto anche «operazioni in condizioni di radiazioni e contaminazione chimica». Una pubblicità ostentata, con una comunicazione basata anche su mappe che mostrano le potenziali traiettorie e i tempi di volo dei missili: poco più di 100 secondi per arrivare da Kaliningrad a Berlino, che dista solo 550 chilometri dall'exclave russa, 200 secondi per Parigi e Londra. Missili sostanziamente inintercettabili. In particolare il Kinzhal, per ora aviotrasportato, che può colpire obbiettivi a 1.500 chilometri. Ovvero tutti i missili sono ipersonici ma hanno alte traiettorie paraboliche facilmente individuabili mentre la nuova generazione vola a 10 volte la velocità del suono ma restando in grado di tenersi più bassi e con la possibilità di evitare virate. Intercettare questi missili diventa così molto complicato.
In fatto di missili di nuova generazione si passa poi al Sarmat, sempre vantato dalla tv di Stato di Mosca. «Per due settimane abbiamo sentito in tv che i silos nucleari dovrebbero essere aperti», ha detto il giornalista e Nobel per la pace Dmitri Muratov, aggredito su un treno proprio per le sue posizioni contro la guerra.
La possibilità che Mosca faccia ricorso alle atomiche - almeno a quelle tattiche - non è affatto esclusa dagli occidentali, a partire dagli Stati Uniti che in fatto missili ipersonici sono restati indietro rispetto ai russi.
Mosca ha infatti mostrato al mondo il super-missile Sarmat, in grado di colpire gli Stati Uniti. Il test, effettuato sula zona settentrionale del Mar Bianco è stato seguito in diretta da Putin dal Cremlino. Il Satana 2, da quel che risulta alle intellegence occidentali, può trasportare fino a 15 testate nucleari o tradizionali in grado di colpire altrettanti obbiettivi. E' composto da due stadio e pesa al lancio 200 tonnellate al lancio con un payload (carico utile) di 10.
Può essere usato anche per scopi civili quali il trasporto di satelliti in orbita bassa. La traiettoria di volo del Sarmat resta più bassa e meno prevedibile del missili Ibcm tradizionali e inoltre il Satana 2 è dotato di strumenti di difesa dai missili antimissile che tentano di intercettarlo.
Il missile nucleare Sarmat o Satan 2 sarà operativo entro il prossimo autunno in Siberia, precisamente a Uzhur, nella regione di Krasnoyarsk. A rivelarlo Dmitry Rogozin, il direttore dell'agenzia spaziale Roscosmos dopo il test effettuato con successo mercoledì dalla base di Plesetsk, nel nord del Paese. Entro l'autunno ci saranno nuovi test, ha precisato.
Sarmat pic.twitter.com/y6EonWNTN3
— ZOKA (@200_zoka) April 20, 2022
Missile nucleare Satan 2, dove può colpire
Sarmat può essere armato con testate nucleari e ha una gittata di 18mila chilometri. Questo vuol dire che può raggiungere gli Usa. Il Sarmat è in grado di trasportare 10 o più testate nucleari e di colpire obiettivi negli Stati Uniti o in Europa. Può effettuare un volo circumterrestre e raggiungere l’altra parte del pianeta da direzioni impreviste entro un’ora.