Santa Sofia, l'annuncio di Erdogan: «Tornerà ad essere una moschea»

Giovedì 28 Marzo 2019
Santa Sofia, l'annuncio di Erdogan: «Tornerà ad essere una moschea»
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«Santa Sofia non sarà più un museo. Il suo status cambierà. La chiameremo moschea». A tre giorni dalle delicate elezioni amministrative in tutta la Turchia - ultimo voto programmato fino al 2023 - Recep Tayyip Erdogan lancia un messaggio preciso: «Chi resta in silenzio quando la moschea di al-Aqsa (a Gerusalemme) viene attaccata, calpestata, le sue finestre vengono rotte, non può dirci cosa fare con lo status di Santa Sofia», ha scandito in un'intervista a reti unificate. Dopo essere stata una basilica cristiana per quasi un millennio, Santa Sofia - uno dei monumenti simbolo di Istanbul - venne trasformata in moschea con la conquista ottomana di Costantinopoli nel 1453.



Dopo la creazione della Repubblica, nel 1935 Mustafa Kemal Ataturk la rese un museo, sottraendola così alla contesa tra fedi.

Non è la prima volta che Erdogan mette sul tavolo questa proposta. Già alla vigilia di altri incerti appuntamenti elettorali - i sondaggi prevedono testa a testa sia a Istanbul che nella capitale Ankara, ora guidate dal suo Akp - il leader turco aveva evocato lo strappo. Da decenni, del resto, lo status di Santa Sofia è oggetto di campagne della destra islamista e nazionalista. Finora, però, non è stata intrapresa alcuna iniziativa formale per riportarla a essere un luogo di culto musulmano, nonostante alcune preghiere simboliche siano state tenute sporadicamente nella struttura. L'annuncio, fatto anche in alcuni comizi nei giorni scorsi, ha subito suscitato proteste dalla Grecia, che vede in Santa Sofia uno dei simboli della fede ortodossa. Una mossa che infiamma le ultime ore di una campagna elettorale già all'insegna dello 'scontro di civiltà': in diversi raduni Erdogan ha mostrato frammenti del video della strage delle moschee di Christchurch per «denunciare l'islamofobia», suscitando le proteste della Nuova Zelanda e l'indignazione della comunità internazionale. Ma anche in quel caso, ha preferito tirare dritto sulla strada delle urne.

Ultimo aggiornamento: 19:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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