Roberto Malaspina, il ricercatore italiano salvo per miracolo a Ny: «Ho preso a calci quel pazzo, ecco perché sono vivo»

Il 27enne umbro è storico dell'arte e si trova negli Usa per una borsa di studio

Domenica 5 Dicembre 2021 di Luca Benedetti
Roberto Malaspina, il ricercatore italiano salvo per miracolo a Ny: «Ho preso a calci quel pazzo, ecco perché sono vivo»

Roberto Malaspina, 27 anni, perugino, è a New York per una borsa di studio della Columbia University ed è vivo solo perché ha reagito all'aggressione di Vincent Pinkey nella notte folle di Mornigside Park dove è stato ucciso Davide Giri, 30 anni, ingegnere di Alba.

L'aggressione, la difesa contro le coltellate del membro della gang Ebk, le ha raccontate alle amiche che da Perugia, con una telefonata e con i messaggi Whatsapp, sono riuscite a stabilire un contatto con lui.

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IL RACCONTO
«Ero fuori da un locale con un amico. Siamo usciti, erano le undici. Tornavamo verso casa. Quello sconosciuto mi ha sorpreso e colpito alle spalle. Cinque, sei colpi. Io mi sono difeso con i piedi, a calci». Roberto adesso è uscito dal reparto di terapia intensiva dell'ospedale Mount Sinai Morningside. E grazie alla sua reazione può raccontare quell'incubo. La stessa prontezza nel difendersi, o più semplicemente la stessa fortuna di Roberto, non ce l'ha avuta Davide Giri, ingegnere informatico, ammazzato per niente nella città dei suoi sogni. «Era un ragazzo sereno, tranquillo, intelligente, diligente e dotato», lo ricorda don Franco, il parroco che ha sposato, Renato e Giuseppina, i genitori e che lo aveva battezzato trent'anni fa. Affranta la famiglia, che ne ricorda «il gran senso della famiglia». Eppoi c'è la fidanzata con cui Davide aveva progettato la vita insieme.

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I SOGNI DI DUE GIOVANI
Il New York Post definisce «devastata» Ana, con cui tra pochi mesi, alla fine del dottorato, sarebbe andato a vivere. «Avevamo una lunga storia e sognavamo la nostra vita insieme, all'inizio del prossimo anno», ha detto al giornale statunitense la ragazza, che descrive Davide come «una persona gentile e amorevole». Progetti svaniti nel nulla giovedì sera, quando il 25enne Vincent Pinkney, in libertà vigilata, lo ha colpito all'addome all'angolo tra la 123esima Street West e Amsterdam Avenue, vicino all'università e a casa sua. Anche Roberto Malaspina è stato colpito vicino a casa, ma la sua reazione ha sorpreso l'aggressore. Lui, una laurea in Storia dell'Arte, il dottorato all'Università di Milano, quella borsa di studio conquistata negli Usa non la mollerà tanto facilmente. Lo fanno capire le amiche con cui ha frequentato il liceo classico Mariotti, la scuola più in vista di Perugia. «Lui è così: in ogni situazione riesce a trovare il modo di venirne fuori», dice Debora Del Cogliano che con Roberto ha parlato per pochi secondi al telefono. «Una telefonata breve -racconta Debora, ancora scossa per quello che è capitato all'amico - in cui mi ha detto un po' come erano andate le cose. Dell'aggressione alle spalle, dei cinque-sei colpi ricevuti. Del fatto che lui si è difeso con i piedi. Stava tornando a casa, a poche centinaia di metri da dove è stato aggredito. Era scosso, ma dopo quello che ha passato l'ho sentito bene. Ha cercato di sdrammatizzare, con qualche battuta. Come fa sempre». Il peggio è passato. E a confermarlo è anche il papà, Corrado, radiologo perugino: «È ferito al fianco destro, ma le coltellate non hanno leso alcun organo».


STUDENTI SOTTO CHOC
«Potevamo esserci noi al posto di Davide, qui non ci sentiamo più sicuri», dicono i ragazzi del Campus, mentre proseguono le indagini della polizia. Ancora da chiarire la dinamica dell'accaduto, anche se a prevalere sembra essere l'ipotesi della rapina finita in tragedia. E un appello al governo italiano «affinché faccia tutto il possibile per arrivare alla verità» sulla morte dell'ingegnere di Alba arriva, su Facebook, da Giorgia Meloni, presidente di Fratelli D'Italia. «Triste e scioccante» sono le parole per definire la morte di Davide Giri usate da Lee Bollinger, che della Columbia University è il rettore. Ieri sera Alba si è data appuntamento in parrocchia per una veglia di preghiera e di riflessione organizzata dagli amici di una vita di Davide l'ingegnere informatico che sognava una vita con Ana. E una veglia c'è stata venerdì sera nel campus per onorare la memoria di Davide. Hanno partecipato centinaia di studenti e dipendenti della Columbia University con candele e fiori.
 

Ultimo aggiornamento: 7 Dicembre, 09:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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