Ricompense per carri armati, navi e jet fino a un milione di euro: così l'esercito ucraino cerca di convincere i russi scontenti

Il parlamento di Kiev ha dato ieri il via libera ai premi per i membri dell'esercito russo che porteranno convogli e attrezzatura di ogni tipo agli ucraini. Offrendo anche nuovi documenti e possibilità di espatrio

Sabato 2 Aprile 2022
Ricompense per carri armati, navi e jet fino a un milione di euro: così l'esercito ucraino cerca di convincere i russi scontenti
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Una ricompensa per la consegna «volontaria» di equipaggiamento militare. Ovviamente utilizzabile. È quanto ha stabilito ieri la Verchovna Rada ucraina, il parlamento monocamerale di Kiev.

In pratica, chi riuscirà a fornire all'esercito del Paese jet, elicotteri, carri armati, navi o anche artiglieria, riceverà un "premio". E le cifre sono state messe nero su bianco per rendere ancora più appetibile un'offerta per quei soldati che sono stati spesso descritti come scoraggiati.

Le ricompense 

Si parte da una base di 10mila dollari fino a un milione: la cifra massima è per la consegna di un aereo da combattimento (caccia, bombardiere e aereo d'assalto); un elicottero vale 500.000 dollari, un razzo multiplo calibro 122 mm 25mila dollari mentre quelli più grandi fino a 35mila dollari. Per carri armati e artiglieria di terra la ricompensa è di 100mila dollari, per i veicoli di combattimento da fanteria e per i mezzi corazzati per il trasporto di personale o veicoli di pattuglia, è di 50mila dollari. Capitolo navi: si passa da quelle di primo o secondo rango (1 milione di dollari) a quelle di terzo o quarto (500mila) fino alle piccole navi da combattimento che valgono 50mila. Quei soldati russi che trasferiranno attrezzature militari potranno ovviamente ottenere il diritto di anonimato. E su richiesta avranno documenti completamente nuovi e un diritto di soggiorno sul territorio ucraino. Oppure, in alternativa, verranno favorite le condizioni per la loro partenza verso un Paese al sicuro. 

Il malessere dei soldati

L'intenzione è quella di intercettare il crescente malessere tra i soldati di Putin, che dopo l'iniziale avanzata verso Kiev hanno visto ridimensionare la loro missione. Colpa anche delle difficoltà riscontrate in battaglia. Tanto che secondo l'intelligence ucraina molti russi si sono sparati alle gambe pur di tornare a casa. O in alternativa hanno scelto di schierarsi al fianco degli ucraini. Secondo l'intelligence molti soldati hanno cambiato sponda e si sono schierati al fianco delle milizie di Kiev perché arrabbiati con i loro ufficiali che «li hanno gettati nel tritacarne per Putin» e perché si rendono conto di non avere più rifornimenti. Molti si "accontentano" di offerte in contanti per lasciare l'esercito russo e andare con l'Ucraina. E da ieri avranno un incentivo in più. 

Ultimo aggiornamento: 20:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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