Re Carlo III, incoronazione a rischio? «Possibile crisi costituzionale per la confessione di adulterio. La cerimonia potrebbe essere invalidata»

Turbolenze sul cielo dell'Abbazia di Westminster dove il 6 maggio è prevista l'incoronazione di re Carlo III e la sua consorte la regina Camilla

Martedì 3 Gennaio 2023
Re Carlo III, incoronazione a rischio? «Possibile crisi costituzionale per la confessione di adulterio. La cerimonia potrebbe essere invalidata»

Sabato 6 maggio 2023 nell'Abbazia di Westminster, Carlo III sarà incoronato Re e nello stesso giorno (anche se in tono minore) ci sarà anche l'incoronazione della sua consorte la regina Camilla.

Un evento programmato dallo stesso monarca a novembre dopo che lo scorso 8 settembre è morta la regina Elisabetta II. Ma a qualche mese di distanza dall'incoronazione di re Carlo III c'è aria di tempesta a Londra. Secondo il biografo reale Anthony Holden infatti la cerimonia potrebbe essere a rischio. Il motivo? Secondo l'esperto a far tremare la terra sotto i piedi alla Royal Family è la confessione di adulterio di re Carlo III che potrebbe innescare una «crisi costituzionale», inoltre come ha osservato Holden, la Chiesa d'Inghilterra non ha mai incoronato re un uomo divorziato.

Re Carlo III, incoronazione a rischio? L'ultima indiscrezione

Ripercorriamo con ordine la storia del Re. L'allora Principe di Galles si separò dalla Principessa Diana nel 1992, con una biografia approvata da Charles che affermava che nel 1986 lui e Camilla avevano già una relazione.

Due anni dopo, nel 1994, Charles ammise di essere stato infedele a Diana. Alla domanda se fosse rimasto fedele a lei durante un documentario sulla sua vita, ha detto: «Sì, sì... Fino a quando non si è irrimediabilmente rotto, entrambi ci abbiamo provato». E secondo il biografo reale Anthony Holden sarebbe proprio questa dichiarazione di Carlo a rischiare di innescare una «crisi costituzionale».

L'esperto ha scritto sul Guardian: «La Chiesa d'Inghilterra non ha mai incoronato re un uomo divorziato, figuriamoci uno che ha pubblicamente confessato di adulterio - con la donna in questione che si aspetta di essere incoronata regina consorte. Il defunto Robert Runcie [l'ex arcivescovo di Canterbury] mi ha detto che ciò richiederebbe una revisione del giuramento dell'incoronazione, che richiederebbe un nuovo statuto del Parlamento. Data la convenzione secondo cui il Parlamento non discute la monarchia senza il consenso del monarca, ciò richiederebbe al Primo Ministro di chiedere il permesso di re Carlo. Questo, mi ha detto Runcie, equivarrebbe a una crisi costituzionale».

Ma sono diversi gli esperti che la pensano diversamente. Sir Vernon Bogdanor, professore di ricerca presso il Centre for British Politics and Government del King's College di Londra, ha dichiarato domenica al Mail: «Il matrimonio di Charles e Camilla è stato seguito da un servizio di preghiera e dedizione, guidato dall'arcivescovo Rowan Williams. Questo sicuramente prevale su qualsiasi cosa Robert Runcie possa o meno aver detto». L'avvocato Geoffrey Robertson KC ha aggiunto: «L'incoronazione è un'irrilevanza legale, solo uno sciocco e superstizioso rituale della Chiesa d'Inghilterra. Charles non ha alcun bisogno di essere incoronato da una chiesa minoritaria».

La cerimonia

Un portavoce del Lambeth Palace ha dichiarato: «Non possiamo commentare i resoconti di una conversazione privata che l'arcivescovo Robert Runcie potrebbe aver avuto mentre era arcivescovo di Canterbury dal 1980 al 1991. Ma chiaramente molto è cambiato da allora, sia nella società che nella Chiesa d'Inghilterra. L'attuale arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, attende con impazienza il grande onore di incoronare re Carlo III e la regina consorte nel maggio di quest'anno. In tutta la Chiesa d'Inghilterra continuiamo a pregare per il re e la regina consorte mentre si preparano a questo momento importante nella vita della nostra nazione e del Commonwealth».

Cosa succederà? La storica cerimonia di incoronazione di re Carlo è programmata per sabato 6 maggio avranno 2023, nell’Abbazia di Westminster. Lo stesso luogo che il 2 giugno 1953 vide incoronata la madre la regina Elisabetta II.

Il Palazzo ha affermato che la cerimonia sarà «radicata in tradizioni e fasti di lunga data» ma ha anche aggiunto che «rifletterà il ruolo del monarca oggi e guarderà al futuro». Resta inteso che la cerimonia includerà gli stessi elementi fondamentali del servizio tradizionale, che ha mantenuto una struttura simile per più di 1.000 anni, pur riconoscendo lo spirito dei nostri tempi.

Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 08:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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