Diciottenne morto a Parigi, ultimo messaggio al nonno da hotel di lusso. «È precipitato da una gru»

Domenica 20 Gennaio 2019
Studente italiano morto a Parigi, ultimo messaggio al nonno. «Giù da una gru di 45 metri»
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Giallo sulla morte di uno studente di 18 anni di Ventimiglia, Alessio Vinci, il cui cadavere è stato trovato in un  cantiere a Parigi alla base di una gru alta 45 metri. Stanno indagando le autorità francesi, che hanno disposto l'autopsia, in contatto con il consolato italiano. Il ragazzo era molto conosciuto a Ventimiglia, nel quartiere di Roverino, soprattutto per le sue ottime qualità di studente che lo aveva portato a entrare con un anno di anticipo rispetto al previsto alla facoltà di Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Torino.

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Abitava nella città ligure con il nonno dopo aver perso la madre da piccolo e aveva brillantemente frequentato il liceo scientifico Aprosio ottenendo, con un anno di anticipo, la maturità con 100 e lode: e proprio al nonno ha indirizzato l'ultimo messaggio scritto nella camera dell'hotel di lusso in cui era sceso nella capitale francese. Un hotel nei pressi del palazzo-centro dei Congressi e delle esposizioni nella zona nord ovest di Parigi, vicino al parcheggio a Porte Maillot dei bus navetta per l'aeroporto di Beauvais a cui fanno riferimento i voli parigini di Ryanair, anche quelli dall'Italia.

Ma parché andare fino a Parigi (e con che mezzi?) per togliersi la vita? Che cosa legava il 18enne con questa città?
Sì, agli amici aveva detto che gli sarebbe piaciuto visitarla. Nei prossimi giorni saranno sentiti anche i compagni di liceo.

Precipitato da una gru. Alessio ha scritto che era «il nonno migliore e un grande esempio» per lui. Un messaggio che fa pensare possa trattarsi di suicidio anche se troppi restano gli interrogativi da chiarire. Non si esclude, infatti, che il ragazzo possa essere stato indotto a togliersi la vita. Nelle prossime ore sarà effettuata l'autopsia.

Alessio non aveva più i genitori: il padre non risulta essere mai stato presente e la mamma era morta quando lui era piccolo:  abitava con l'anziano nonno che viveva con una pensione minima, con la quale manteneva anche il nipote. Per iscriversi al primo anno di università, Alessio era stato aiutato. Aveva avuto accesso alla facoltà - un'impresa perché la selezione è durissima, e si era trasferito a Torino dove appunto il nonno lo credeva. La notizia della sua morte ha colto impreparati tanti ex compagni di scuola e i professori, che lo conoscevano e stimavano.

Al momento non ci sono sufficienti elementi per dimostrarlo e forse resterà un'assurda quanto azzardata considerazione, ma non si esclude neppure che la morte sia legata alla Blu Whale, che impone tra le tante prove da superare anche quella di salire su una gru.

Un'ipotesi tuttavia in netto contrasto con il carattere del ragazzo, il suo corso di studi, la passione per la pratica sportiva.  

«Me lo aveva presentato un parrocchiano e ero contento di aver conosciuto un piccolo genio - racconta don Domenico Orlando, vice parroco di San Nicola, a Ventimiglia - anch'io mi pongo delle domande e vorrei capire meglio cosa è successo». Alessio viveva nel quartiere di Roverino con il nonno, essendo orfano di madre fin da piccolo. La polizia francese ha già acquisito le telecamere della zona anche verificare l'eventuale presenza di terzi. Anche il cellulare del ragazzo sarà analizzato.

Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 10:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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