Lago Maggiore, il caso degli 007: l'ipotesi summit per spiare oligarchi e russi. Ecco perché gli agenti erano sulla barca

Negli ultimi tempi, la «matrice» russa è aumentata grazie a personaggi russi, focalizzati sulla riqualificazione e l’apertura di hotel, per loro ammissione

Giovedì 1 Giugno 2023
Il caso degli 007, l'ipotesi del summit per controllare oligarchi e magnati russi: perché gli agenti erano sulla barca

Non una semplice gita in barca, un pranzo tra colleghi o una rimpatriata domenicale. Si è trattato di una vera e propria riunione di lavoro - ovviamente segreta - tra 007 italiani e israeliani. E come nei migliori film della spia James Bond, sono immediatamente spariti tutti i superstiti del naufragio sul lago Maggiore e le tracce a loro riconducibili, che potevano svelarne l'identità o i movimenti.

Ma non solo. Nella zona di Verbania si sono intensificate le manovre dei miliardari di Mosca. Hotel di lusso, ville, mogli dei magnati. Negli ultimi tempi, la «matrice» russa è aumentata grazie a personaggi russi, focalizzati sulla riqualificazione e l’apertura di hotel, per loro ammissione con l’obiettivo dichiarato, sempre che non sia una semplice copertura, di spostare gli investimenti dal lago di Como a qui. 

Il mistero russo

Sono tanti i misteri che aleggiano sulla tragedia della «Good...uria», la barca turistica affondata intorno alle 19,20 di domenica scorsa al largo di Sesto Calende (in provincia di Varese), causando la morte di quattro persone: due appartenenti all'agenzia italiana Aise, Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi, un agente del Mossad ufficialmente in pensione, Shimoni Erez, e la russa Anya Bozhkova, moglie dello skipper e proprietario della house-boat Carlo Carminati.

Proprio quest'ultimo è stato ufficialmente iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Busto Arsizio con l'accusa di naufragio colposo e plurimo omicidio colposo.

Lago Maggiore, il caso degli 007: l'ipotesi summit per spiare oligarchi e russi. Ecco perché gli agenti erano sulla barca

Il proprietario della barca e della società "Love Lake" di guide galleggianti a noleggio (ora indagato) era sicuramente un uomo fidato per gli 007, una loro vecchia conoscenza. Stupisce che sappia parlare il bulgaro e, sarà solo una coincidenza, il fatto che si sia sposato con una cittadina russa. Quando sarà sentito dai pm, dovrà spiegare - tra le altre cose - cosa stessero facendo i suoi passeggeri. Prima della tragedia, si erano fermati a pranzare al ristorante "Il Verbano", sulla sponda piemontese del lago. La gita in barca era solo la parte conclusiva di un meeting che andava avanti da alcuni giorni, e sicuramente, la location in mezzo alle acque del Maggiore era stata scelta per avere il massimo delle riservatezza. Erano pronti a tutto, tranne che a una improvvisa tromba d'aria. 

I miliardari di Mosca

Nella zona di Verbania si sono intensificate le manovre dei miliardari di Mosca. Hotel di lusso, ville, mogli dei magnati: l’attività sul litorale piemontese, prima del rovesciamento della barca, dei Servizi segreti italiani e del Mossad.

Nella tarda mattinata di domenica 28 maggio gli agenti segreti, i 21 tra donne e uomini sia italiani dell’Aise sia israeliani del Mossad scesi da una barca, una «casa galleggiante» immatricolata in Slovenia, e approdati sull’isola dei Pescatori, la più piccola delle isole Borromee nel lago Maggiore, avevano abbigliamento casual: sneakers, jeans, polo oppure magliette. Vestiti forse compatibili con un pranzo, consumato nel ristorante stellato «Il Verbano» nell’ambito di una gita di fine missione, o forse abiti indossati per simulare d’essere turisti qualunque e quindi una tattica parte integrante della missione stessa

 

Ma quale? L’isola era affollata, il locale anche, pur ricordando una capienza non esagerata ma pure la presenza di stanze per pernottare che pertanto avrebbero potuto ospitare ulteriori soggetti, magari di elevato interesse investigativo. Eppure un numero così alto di operativi, appunto 21 unità, forse si sposa a fatica con attività di intelligence. A meno che il ristorante fosse una base di partenza per successive esplorazioni, magari da infiltrati.

Insieme al gruppo c’era lo skipper dell’imbarcazione, Claudio Carminati, indagato per la successiva strage. Il 60enne è un prezioso e fidato contatto dei Servizi per la logistica, quindi la sua presenza non era anomala. Alla pari, altrimenti non sarebbe stata aggregata, della moglie Anna Bozhkova, 50 anni, una delle vittime insieme agli agenti Tiziana Barnobi e Claudio Alonzi, di 53 e 62 anni, e all’ex Mossad Shimoni Erez, del quale sono stati celebrati i funerali in patria con l’ordine dei vertici dei Servizi di dare eco mediatica alla cerimonia.

Anna, in Italia con un permesso a soggiorno a tempo illimitato, era di nazionalità russa. Pertanto, funzionale a ipotetici servizi di traduzione oppure a dialoghi con connazionali. Finora ci eravamo concentrati proprio sulla geografia della disgrazia, in coincidenza della costa di Sesto Calende, nel Varesino, dove si è inabissato la barca. Ma su quest’altra sponda, quella piemontese dell’area di Verbania. 

L'impronta del Cremlino?

Negli ultimi tempi sono aumentati gli arrivi di «pesi massimi» russi, concentrati, per loro stessa ammissione, sulla ristrutturazione e l'apertura di alberghi, con l'obiettivo dichiarato di spostare gli investimenti dal Lago di Como al Lago Maggiore. Anche gli alberghi a 7 stelle (a Pallanza), poco distanti dalla magnifica villa acquistata da un altro russo, sono improvvisamente scomparsi. Ha investito capitali nella ristrutturazione del palazzo ma poi, quando è stato pronto, è scomparso. Da un giorno all'altro. Non si sa dove sia andato. Nessuno può dirlo o immaginarlo.

Un secondo albergo altrettanto extralusso a Baveno porterà con sé la creazione di un parco gigantesco ed esclusivo per attrarre una clientela facoltosa. Ora, il divieto dall'inizio della guerra in Ucraina di esportare capitali dalla Russia è facilmente aggirabile grazie a depositi in Svizzera, a compagnie italiane ed estere di amici, o anche - ci sono stati episodi recenti - agli spostamenti delle mogli e amanti dei magnati che sbarcano a Malpensa e si muovono solo in auto con autista. per ridurre le tracce dei loro movimenti. I viaggi sono diretti principalmente verso le coste del Luganese, e dal Canton Ticino verso queste coste.

I movimenti sospetti

I viaggi sono indirizzati soprattutto verso le banche di Lugano, e dal Canton Ticino verso queste coste.

Il litorale di Verbania è anche meta per eccellenza degli ebrei ortodossi, che possiedono ville storiche dove celebrano feste elitarie con ospiti americani. Insomma, un interminabile incrocio di persone, interessi, euro e dollari. Potrebbe essere che i servizi segreti abbiano seguito un uomo in particolare e il flusso dei suoi investimenti? La domanda è ora dirottata sul chi. Un team di agenti così numeroso può sviluppare molteplici azioni: ispezioni, tracciamento, installazione di microfoni nascosti, raid selettivi. Oppure pure manovre di spionaggio industriale: non bisogna dimenticare che gli israeliani potrebbero avere importanti interessi nel monitorare i contatti tra aziende italiane e iraniane, dedite al commercio di componenti utilizzati per i droni.

Una volta avvenuta la disgrazia in acqua, l'intelligence ha attivato una tipica operazione di esfiltrazione, ovvero il recupero del personale evitando identificazioni e fughe, accorciando i tempi di sosta negli ospedali e liberando quanto prima le case in affitto o demaniali dove gli agenti era rimasto. Ma la stessa intelligence italiana e israeliana cercherà di impedire al controspionaggio di scoprire cosa cercavano le 21 spie sia a Varese che in Piemonte, cosa avrebbero potuto trovare o cosa avevano in imminente preparazione dopo aver acquisito le informazioni, scattato le fotografie e catturato le voci di cui avevano bisogno.

Ultimo aggiornamento: 3 Giugno, 08:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci