Guerra nucleare? Missili ipersonici? La Russia (senza fondi) combatte con le pale e i carri armati della Seconda guerra mondiale

Secondo il capo dell'intelligence militare di Kiev, Kyrylo Budanov, la Russia è a corto di risorse e non sarà in grado di sostenere economicamente la guerra dopo i prossimi tre mesi

Lunedì 6 Marzo 2023 di Simone Pierini
Guerra nucleare? Missili ipersonici? In Ucraina si combatte con le pale e i carri armati della Seconda guerra mondiale

Guerra dei droni, cyberguerra, missili ipersonici Kinzhal, la supert bomba e le armi nucleari tattiche (fortunatamente fin qui mai usate). Il conflitto che ha sconvolto l'Europa con l'invasione russa dell'Ucraina partita il 24 febbraio di un anno fa si è sviluppato su diversi fronti. Se da una parte il progresso tecnologico ha messo in mostra nuovi sistemi di attacco, sul campo la situazione è ben diversa e riporta ai tempi della Seconda guerra mondiale o addirittura alle invasioni barbariche come sta emergendo in queste ultime ore. 

 

La Russia senza fondi per la guerra

Se l'esercito ucraino ha potuto contare sul supporto dei paesi della Nato per la fornitura di nuovi sistemi di difesa, secondo il capo dell'intelligence militare di Kiev, Kyrylo Budanov, la Russia è a corto di risorse e non sarà in grado di sostenere economicamente la guerra dopo i prossimi tre mesi: «Mosca ha sprecato enormi quantità di risorse umane, armamenti e materiali, e la sua economia e la sua produzione non sono in grado di coprire queste perdite», ha affermato Budanov. «Se l'esercito russo fallirà nei suoi obiettivi questa primavera, esaurirà i suoi strumenti di guerra».

Parole che arrivano dopo la denuncia dei giorni scorsi del super oligarca Oleg Deripaska, secondo cui la Russia potrebbe trovarsi con le casse vuote già il prossimo anno, con la necessità di ricevere investimenti da Paesi «amici» per spezzare la morsa delle sanzioni occidentali.

I carri armati della Seconda Guerra Mondiale

L'esercito russo sta inviando al fronte carri armati obsoleti per compensare le perdite di veicoli corazzati pesanti subite dall'inizio dell'invasione: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. Il rapporto, pubblicato su Twitter, indica che Mosca sta mandando in Ucraina carri armati principali T-62 vecchi di 60 anni. «Esiste la possibilità concreta che anche le unità della 1¦ Armata carri armati delle Guardie (1 GTA), che si suppone sia la principale forza armata russa, vengano riequipaggiate con T-62 per compensare le perdite precedenti», scrivono gli esperti di Londra ricordando che, a partire dal 2021, la 1 GTA avrebbe dovuto ricevere i carri armati di nuova generazione T-14 Armata MBT. Inoltre, negli ultimi giorni sono stati visti per la prima volta in Ucraina anche i mezzi blindati per il trasporto delle truppe BTR-50, usati per la prima volta nel 1954. Il ministero sottolinea che dall'estate scorsa, circa 800 T-62 sono stati ritirati dai depositi e su alcuni di essi sono stati installati sistemi di avvistamento aggiornati, che molto probabilmente ne miglioreranno l'efficacia di notte. Tuttavia, conclude il rapporto, entrambi questi tipi di veicoli d'epoca presentano molte vulnerabilità sul campo di battaglia, tra cui l'assenza di una moderna corazza reattiva agli esplosivi.

La battaglia con le pale

Il comando russo continua a insistere su azioni offensive, che portano a combattimenti ravvicinati con la partecipazione della fanteria di Mosca scarsamente equipaggiata: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. In particolare, si legge nel rapporto pubblicato su Twitter, alla fine del mese scorso i riservisti russi mobilitati hanno dichiarato di aver ricevuto l'ordine di prendere d'assalto una roccaforte in cemento ucraina armati solo di «armi da fuoco e pale». Molto probabilmente, commenta il ministero, si tratta di strumenti di scavo utilizzati dai soldati russi anche per il combattimento corpo a corpo. La letalità dell'attrezzo da trincea MPL-50 (una pala lunga 50cm, ndr) in dotazione è particolarmente mitizzata in Russia, ricordano gli esperti di Londra aggiungendo che questo attrezzo ha subito solo poche modifiche dalla sua progettazione nel 1869 e il suo continuo utilizzo come arma evidenzia i combattimenti brutali e la bassa tecnologia che hanno caratterizzato gran parte del conflitto. I dati recenti suggeriscono un aumento dei combattimenti ravvicinati in Ucraina, conclude il rapporto osservando che questo deriva probabilmente dal fatto che il comando russo continua a insistere su un'azione offensiva composta in gran parte da fanteria a piedi, con un minore supporto di fuoco di artiglieria perché Mosca è a corto di munizioni.

La super bomba UPAB-1500B

Mentre continua il 'tritacarne Bakhmut', con le perdite russe che secondo Kiev ammontano ogni giorno a 500 soldati morti e feriti nella battaglia per la conquista della città simbolo nel Donetsk, una nuova minaccia si abbatte sull'Ucraina: il suo nome è UPAB-1500B, potente bomba planante dal peso di 1,5 tonnellate progettata per colpire obiettivi altamente protetti a una distanza fino a 40 km grazie ai suoi 1.010 kg di esplosivo ad alto potenziale. L'ordigno è stato usato qualche settimana fa nella regione di Chernihiv, hanno riferito fonti del portale ucraino Defense Express. L'ennesimo segnale che a Mosca sono pronti a usare ogni mezzo per raggiungere gli obiettivi della loro «operazione militare speciale» in Ucraina.

I caccia F-16 americani

Poche ore dopo la denuncia di Defense Express, sull'uso della superbomba in Ucraina è arrivata la conferma dell'aeronautica di Kiev, che di fronte a questo nuovo pericolo è tornata a insistere sulla richiesta di caccia occidentali, necessari per «proteggere le nostre città e i nostri villaggi», ha detto il portavoce Yuriy Ihnat. Su questo nodo, qualcosa sembra muoversi con gli Stati Uniti: due piloti ucraini sono giunti alla base militare di Tucson, in Arizona, per un periodo di «familiarizzazione» con i caccia F-16, hanno fatto trapelare fonti alla Cnn. L'iniziativa servirà al governo americano per determinare quanto tempo sarebbe necessario ad addestrarli a pilotare i caccia statunitensi, segno che la porta non è chiusa sui jet all'Ucraina invocati dal presidente Volodymyr Zelensky per dare una svolta positiva alla guerra nel suo secondo anno. Con il conflitto che non vede tregue nel prossimo futuro, lo scontro al fronte continua. 

Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 09:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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