LA GIORNATA

Guerra Ucraina, l'ambasciatore cinese a Parigi: «La Crimea è russa». L'Ue: «Parole inaccettabili, è la linea di Pechino?»

L'esercito di Putin prova a colpire, le forze ucraine si difendono

Domenica 23 Aprile 2023

Usa: "Lotteremo contro le bugie e la disinformazione russa"

«Come abbiamo detto all'inizio del mese, e come abbiamo sempre fatto, continueremo a denunciare le bugie e la disinformazione della Russia, portando al Consiglio voci, dati e fatti credibili». Lo ha fatto sapere all'ANSA la missione americana all'Onu alla vigilia della riunione del Consiglio di Sicurezza presieduta dal ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. All'incontro per gli Usa sarà presente l'ambasciatrice Linda Thomas-Greenfield, che «illustrerà l'approccio degli Stati Uniti al multilateralismo e al rispetto nella Carta delle Nazioni Unite. Questo approccio e questa convinzione sono radicati nel nostro desiderio di risolvere sfide condivise come il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare e lavorare insieme per sostenere i principi di sovranità, integrità territoriale e diritti umani». «Il contrasto tra questa visione e l'aggressione senza precedenti della Russia ai principi fondamentali delle Nazioni Unite non potrebbe essere più netto, e ci aspettiamo che Thomas-Greenfield renda chiaro tale contrasto nelle sue osservazioni», ha concluso. La Russia ha chiesto un incontro a livello ministeriale, ma il segretario di stato Antony Blinken non ha accettato l'invito, così come molti colleghi occidentali.

Mosca recluta nuovi soldati: "Solo uomini veri"

Il governo russo fa un appello ai «veri uomini» per trovare forze fresche da inviare in Ucraina. La nuova campagna di reclutamento del ministero della Difesa di Mosca è stata lanciata in grande stile, sui social media, in televisione e attraverso cartelloni pubblicitari, facendo leva anche sui vantaggi economici della chiamata alle armi.

L'obiettivo, secondo l'intelligence britannica, è di reclutare 400mila volontari. «È davvero qui che risiede la tua forza?», si legge nel video della campagna, mentre scorrono le immagini di un personal trainer che insegna a sollevare pesi in palestra. Un cittadino comune, così come l'impiegato di un supermercato e un tassista: tutti e tre ritratti in seguito in mimetica (con il misterioso simbolo Z utilizzato dalle truppe in Ucraina) e ben armati.

Finora Mosca ha imposto soltanto una volta la coscrizione obbligatoria, lo scorso settembre, richiamando 300mila riservisti. Ed anche se di recente è stato introdotto il reclutamento on-line, per evitare diserzioni, è probabile che le autorità vogliano ritardare il più possibile una nuova mobilitazione, per evitare la crescita del dissenso interno nei confronti di una guerra che sembra interminabile. Proprio per questo, tuttavia, Londra ritiene «altamente improbabile» la stima dei 400mila volontari. La campagna lanciata dal ministero della Difesa russo sarebbe anche un ulteriore segnale della competizione con Yevgeny Prighozin e il suo esercito privato, impegnato in Donbass. Il fondatore della Wagner, dopo aver perso l'accesso alle carceri per arruolare detenuti nelle sue milizie, ha lanciato una campagna social offrendo 240mila rubli (2.600 euro) al mese più bonus a personale anche senza esperienza militare, tra i 22 e i 50 anni.

Mentre sulla facciata di un edifico di uffici vicino ad un'autostrada a nord di Mosca è stata vista una gigantesca pubblicità con un uomo mascherato, il logo del gruppo e slogan come 'Unisciti alla squadra vincente!'. Lo stesso Prigozhin nei giorni scorsi ha riferito che stava reclutando dalle 500 alle 800 persone al giorno.

 

 

Il funzionario Zelensky: "I Paesi ex URSS sono sancito dal diritto"

«Tutti i Paesi dell'ex Unione Sovietica hanno un chiaro status sovrano sancito dal diritto internazionale. Fatta eccezione per la Russia, che fraudolentemente si è insediata nel Consiglio di sicurezza dell'Onu». Lo ha scritto su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, commentando le parole dell' ambasciatore cinese in Francia Lu Shaye. «E' strano sentire una versione assurda della storia della Crimea da un rappresentante di un Paese scrupoloso sulla sua storia millenaria. Se vuoi essere un attore politico importante, non ripetere a pappagallo la propaganda degli outsider russi...» ha concluso il consigliere del presidente ucraino.

Il Segratario Usa Borrell: "Inaccettabili le parole della Cina sulla Crimea"

L'Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell denuncia come «inaccettabili» le osservazioni dell'ambasciatore cinese a Parigi, «con cui ha messo in discussione la sovranità di Paesi che sono diventati indipendenti con la fine dell'Urss». «L'Ue può solo ipotizzare che queste dichiarazioni non rappresentino la posizione ufficiale della Cina», ha aggiunto in un tweet.

Alla domanda sulla sua posizione sul fatto che la Crimea faccia o meno parte dell’Ucraina, l’ambasciatore cinese Lu Shaye ha detto in un’intervista trasmessa alla televisione francese venerdì che era storicamente parte della Russia ed è stata offerta all’Ucraina dall’ex leader sovietico Nikita Khrushchev. Shaya ha aggiunto che «i paesi dell’ex Unione Sovietica non hanno uno status effettivo nel diritto internazionale perché non esiste un accordo internazionale per incarnare il loro status sovrano».

La Francia ha risposto domenica mostrando la sua “piena solidarietà” con tutte le nazioni alleate colpite, che ha affermato di aver conquistato la loro indipendenza “dopo decenni di oppressione”.

“Per quanto riguarda l’Ucraina in particolare, è stata riconosciuta a livello internazionale all’interno dei confini, compresa la Crimea, nel 1991 dall’intera comunità internazionale, compresa la Cina”, ha affermato un portavoce del Dipartimento di Stato.

I tre stati baltici e l’Ucraina, già parte dell’Unione Sovietica, hanno reagito in modo simile alla Francia.

«È strano ascoltare una versione ridicola di ‘Storia della Crimea’ da un rappresentante di un paese che ha così tanta accuratezza nella sua storia millenaria», ha scritto su Twitter Mykhailo Podolak, un alto assistente presidenziale ucraino.

 

Medvedev minaccia di fermare l'accordo sul grano

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Dmitry Medvedev, minaccia di interrompere l'accordo sul grano del Mar Nero: se il G7 vieta le esportazioni verso la Russia, Mosca reagirà bloccando l'accordo sul grano del Mar Nero.

«L'idea dei deficienti del G7 di un blocco totale sulle esportazioni verso il nostro Paese è eccellente, in quanto implica in quanto implica un divieto reciproco delle importazioni dal nostro Paese nelle categorie più sensibili per il G7. In questo caso, l'accordo sul grano e molte altre cose di cui hanno bisogno finiranno per loro. A quanto pare, non hanno più cervello» ha scritto Medvedev su Telegra

Mosca: "Gli Stati Uniti non concedono visti ai giornalisti russi"

La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha denunciato che gli Stati Uniti non hanno concesso il visto di ingresso ai giornalisti che avrebbero dovuto seguire la missione del ministro Sergei Lavrov al Palazzo di Vetro. «Parlando del trattamento dei giornalisti da parte degli Stati Uniti, mancano 40 minuti alla partenza. I giornalisti sono tutti all'aeroporto. Non hanno il visto. L'ambasciata americana ha risposto alle nostre richieste spiegando che 'stanno lavorandocì», ha dichiarato Zakharova. «Si tratta di una ovvia manipolazione della libertà di parola e una violazione del diritto dei giornalisti», ha aggiunto.

 

 

Le forze russe uccidono i genitori dei bambini ucraini per rapire i loro figli

Le forze russe arrivano anche a uccidere i genitori dei bambini ucraini per rapire i loro figli e portarli in Russia illegalmente: lo ha detto la commissaria per i diritti dei bambini della presidenza ucraina, Daria Gerasimchuk, in un'intervista esclusiva all'emittente tv 24 Kanal. Gerasimchuk ha delineato cinque scenari di come la Russia rapisce i bambini ucraini. Nel primo scenario, i genitori vengono detenuti per vari motivi - spesso senza alcun motivo - ed i bambini vengono immediatamente allontanati dalla famiglia: prima vengono portati nei territori occupati e poi vengono deportati in Russia. Il secondo scenario prevede il rapimento dei piccoli direttamente dalle loro famiglie biologiche. In questo caso gli adulti «scomodi», cioè che «non vogliono collaborare con gli occupanti», vengono privati «della loro responsabilità genitoriale secondo alcune leggi inventate dalle autorità di occupazione». Il terzo metodo presuppone che i russi uccidano i genitori e portino via i bambini che sono rimasti con parenti e amici dalla famiglia. «Questo è accaduto, ad esempio, ai primi due bambini che siamo riusciti a riportare (in Ucraina) - ha spiegato Gerasimchuk -. Erano Ilya Matvienko e Kira Obedynska. Il ragazzo è stato gravemente ferito a una gamba e sua madre è morta tra le sue braccia. Kira ha perso suo padre proprio davanti ai suoi occhi mentre cercava di andare a prendere l'acqua. E, infatti, i russi hanno portato questi bambini rapiti a Donetsk, preparandosi per la deportazione in Russia». Nel quarto scenario i russi non consentono alle autorità ucraine di trarre in salvo quei bambini che si trovano nelle strutture di accoglienza istituzionali nei territori occupati. Ma il metodo più utilizzato prevede che i russi portino via i bambini per la cosiddetta «riabilitazione». In primo luogo, ha spiegato Gerasimchuk, le forze russe creano condizioni nei territori occupati assolutamente inadatte alla vita di un bambino. Successivamente, offrono ai genitori di concedere «volontariamente» al bambino una cosiddetta vacanza di tre settimane o un mese, ma in realtà nessuno viene restituito. «Assolutamente a tutti i bambini viene detto che i loro genitori non hanno bisogno di loro, che non li amano e che ora saranno russi», ha aggiunto la funzionaria.

 

Il ministero della Difesa russo ha lanciato una nuova grande campagna per il reclutamento di volontari

Il ministero della Difesa russo ha lanciato una nuova grande campagna per il reclutamento di volontari da inviare al fronte, con annunci sui social media, cartelloni pubblicitari e in tv: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. La nuova campagna fa leva sull'orgoglio maschile delle potenziali reclute, si legge nel rapporto pubblicato su Twitter, attraverso appelli ai «veri uomini», oltre a sottolineare i vantaggi finanziari dell'arruolamento. Da quando è stato interrotto l'accesso al reclutamento dei detenuti, anche la compagnia militare privata Wagner è in competizione per il limitato bacino di uomini russi in età da combattimento, osservano gli esperti di Londra secondo i quali è altamente improbabile che la campagna riesca ad attrarre i 400.000 volontari previsti dal ministero della Difesa. Le autorità stanno quasi certamente cercando di ritardare il più a lungo possibile qualsiasi nuova mobilitazione obbligatoria per ridurre al minimo il dissenso interno, conclude il rapporto.

Recuperati corpi di soldati ucraini

Le squadre di ricerca ucraine affermano di aver recuperato i corpi di centinaia di soldati ucraini morti, insieme a un numero simile di russi, che intendono rimpatriare. Nel frattempo, Kiev chiede la restituzione di ogni ucraino catturato dalla Russia. Lo scrive la Cnn.

Missile russo contro la città di Sloviansk

Le forze russe hanno lanciato nella notte un altro attacco missilistico contro la città di Sloviansk, nella regione di Donetsk: lo ha reso noto il capo dell'Amministrazione militare regionale, Vadim Lyakh, come riporta Rbc- Ucraina. «Questa volta, un missile S-300 ha colpito il microdistretto di Lesnoy vicino a una cava. Diverse case sono state danneggiate», ha scritto Lyakh su Facebook sottolineando che non ci sono stati feriti o vittime. Il 14 aprile scorso una persona è morta in seguito ad un attacco missilistico russo contro un quartiere residenziale di Sloviansk.

I piloti di guerra ucraini ieri hanno colpito otto volte le posizioni nemiche

I piloti di guerra ucraini ieri hanno colpito otto volte le posizioni nemiche lungo la linea del fronte. Lo rende noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate nel suo aggiornamento mattutino, secondo quanto riferisce Ukrinform. «Un elicottero Mi-24 nemico e quattro droni nemici sono stati abbattuti (due droni da ricognizione, Orlan-10 e Zala, oltre a due droni kamikaze del tipo Lancet). Durante il giorno, unità missilistiche e di artiglieria hanno colpito quattro ammassi nemici, due depositi di munizioni e due oggetti militari più importanti», si legge nel resoconto.

 

 

Le forze russe lanciano droni contro Nikopol

Le forze russe hanno lanciato questa mattina un attacco con droni contro la città di Nikopol, nell' Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione distrettuale, Yevgeny Yevtushenko, senza fornire dettagli. Lo riporta Rbc- Ucraina. «Nikopol - uso di droni. Rimanete negli edifici!», ha scritto Yevtushenko. I russi avevano già colpito il distretto di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, con un drone nella tarda serata di ieri. 

La guerra non si ferma. L'esercito di Putin prova a colpire. Le forze russe hanno lanciato questa mattina un attacco con droni contro la città di Nikopol, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione distrettuale, Yevgeny Yevtushenko, senza fornire dettagli.

Recuperati intanto, centinaia di corpi russi.

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Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 14:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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