Putin spaventa anche i russi: fuga degli arruolabili. Voli esauriti da Mosca e lunghe code ai confini

I benestanti tentano di fuggire a Dubai, un biglietto di andata costa 14mila euro. Su Google tra le ricerche più popolari spunta «come rompersi un braccio»

Giovedì 22 Settembre 2022 di Mauro Evangelisti
Russia, fuga degli arruolabili tra proteste e arresti. Voli esauriti da Mosca e lunghe code ai confini
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 La patria ha bisogno di te, ma il richiamo delle spiagge sicure di Dubai è molto più convincente di quello delle trincee fangose e pericolose di Kherson e del Donetsk. Un volo di solo andata per gli Emirati Arabi da Mosca ieri costava anche più di 5.000 euro con scalo, addirittura 14.000 per un collegamento diretto; sugli aerei per Istanbul, nei prossimi cinque giorni, i posti sono tutti esauriti. Poche disponibilità anche verso Azerbaigian, Kazakistan, Uzbekistan e Kirghizistan. Ci sono voci di limitazioni alle vendite di biglietti agli uomini tra i 18 e i 60 anni imposte alle compagnie aeree russe e alle ferrovie. Chi può, scappa dalla Russia, soprattutto chi appartiene a famiglie benestanti: come spesso succede a pagare le conseguenze della guerra e del richiamo alle armi, sono i più poveri.

Per i meno abbienti le scorciatoie per evitare l’arruolamento sono più cruente: su Twitter il politologo Bremmer ha diffuso un grafico in cui mostra che in Russia una delle voci più ricercate su Google era «come rompersi un braccio». Altra ricerca: «Come lasciare la Russia». La Lettonia sta bloccando i visti ai russi, anche la Finlandia va in questa direzione.

VOLARE

Subito dopo il discorso di Putin, in cui ha annunciato la mobilitazione di 300.000 riservisti (uomini che hanno in passato ricevuto un addestramento militare ma che ora conducono una vita normale), c’è stata la corsa alla ricerca di un modo per fuggire. In aereo, con il moltiplicarsi di prenotazioni di voli diretti negli Emirati Arabi, in Turchia, in Armenia, in Serbia (paese che non richiede il visto in Russia), ma anche in macchina, viste le code che si sono formate al confine con la Finlandia e con la Georgia. Fino ad oggi, specialmente nelle grandi città come Mosca e Sanpietroburgo, dai giovani russi e dalle loro famiglie la guerra in Ucraina veniva vista come qualcosa di lontano, oggetto di noiosi dibattiti in tv. Prevaleva la narrativa di Putin dell’«operazione speciale» che non toccava le vite dei giovani delle metropoli se non per il cambiamento delle insegne di McDonald’s e la perdita di qualche brand occidentale. In guerra a morire andavano solo ragazzi delle province asiatiche più lontane e povere che si erano arruolati per bisogno. Il discorso sulla mobilitazione parziale ha rappresentato una doccia fredda, ha risvegliato dal torpore i cittadini russi: se adesso riguarda 300.000 riservisti, nulla esclude che la escalation possa portare anche a misure più rigorose, chieste a gran voce dai falchi, che impediranno a tutti gli uomini tra i 18 e i 60 anni di lasciare il Paese. Ora a essere preoccupati sono i ventenni di Mosca e Sanpietroburgo, non molto differenti dai coetanei di Roma, Madrid o Berlino, che non vogliono morire per Zaporizhizia o Kherson. Ecco perché su Aviasales, sito tra i più popolari in Russia per i biglietti aerei, il traffico era molto elevato. In serata, l’unico volo disponibile per Dubai costava, passando da Tbilisi, 5.000 euro; il giorno successivo un collegamento diretto su un aereo di Emirates era già a 14.000 euro. Esauriti i posti, per diversi giorni, sugli aerei per Istanbul (Turchia) e Yerevan (Armenia).

 

TIMORI

Un volo per la Turchia costa almeno 1.200 euro la prossima settimana, il triplo del prezzo medio prima del discorso di Putin. E poi c’è la fuga via terra. Non tutti possono permettersi un volo (e soprattutto un hotel) a Dubai. Sui social ieri circolavano i video delle lunghe code di auto ai confini con la Finlandia. La guardia di frontiera finlandese però, con un comunicato su Twitter, ha smentito che vi fossero anomalie rilevanti. Scrive però il quotidiano finlandese Ilta Sanomat: «I valichi di frontiera nel Sud-Est della Finlandia sono Vaalimaa, Nuijamaa e Imatra. Secondo il deputato Revo, circa il 70-80 per cento del traffico è russo». Lunghe code di russi che cercano di passare il confine anche in Georgia.

Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 10:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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