Varsavia sta costruendo il più grande esercito d’Europa ed è in prima fila nel sostegno militare all’Ucraina. La campagna «Diventa un soldato della Polonia» è stata lanciata due mesi dopo l’inizio della guerra.
Il 17 marzo 2022, il parlamento di Varsavia ha votato all’unanimità la «legge per la difesa della patria», che prevede il raddoppio degli effettivi delle forze armate e delle spese militari entro il 2035. Lo stanziamento stimato è di 115 miliardi di euro. Nel corso del 2022 la Polonia ha speso il 2,4% del suo Pil per il bilancio della Difesa. Mentre dal bilancio previsto per il 2023 emerge che addirittura il 4% del Pil è stato destinato alle forze armate. D’altronde, il potenziamento dell’esercito permette al Paese di avere più peso all’interno della Nato e dell’Unione Europea.
Il Paese sta infatti lavorando alla modernizzazione delle sue attrezzature: sistemi missilistici Himar, aerei da combattimento F-35, carri armati. La scorsa settimana i sistemi di difesa aerea Patriot erano per le strade di Varsavia. Nell’ultimo anno Varsavia ha firmato diversi contratti d’acquisto di mezzi e attrezzature, soprattutto con Stati Uniti - come quello da 5 miliardi per l’acquisto di 250 carri armati statunitensi Abrams, a cui recentemente ne sono stati aggiunti altri 116 - e Corea del Sud. La Polonia ha anche deciso di acquistare droni da bombardamento Bayraktar dalla Turchia.